Ieri volantinaggio, comizi alle portinerie A e D dell'ex Ilva, con la presenza insieme dello Slai cobas, degli studenti del Fronte della gioventù comunista e di lavoratori della "Casa occupata" di città vecchia.
Molte discussioni con gruppi di operai che hanno manifestato interesse verso lo sciopero generale dell'11 ottobre e la manifestazione, convenendo di come sia necessaria una ripresa della lotta, e denunciando che la linea dei sindacati confederali di Tavoli inconcludenti a Roma non sta portando a nulla, mentre in fabbrica la situazione peggiora: tanti in cassintegrazione, mentre chi sta in fabbrica lavora di più e deve fare straordinari; discriminazioni su chi viene messo in cassa e chi no; sempre meno manutenzione, e quindi più rischi di incidenti, infortuni, anche perchè buona parte di chi viene messo in cig è addetto alla manutenzione; sempre più Acciaierie d'Italia sostituisce propri lavoratori con lavoratori dell'appalto per tagliare i costi; clima di oppressione, di paura soprattutto tra i giovani, per una repressione, licenziamenti punitivi; nello stesso tempo, sindacati inesistenti tra gli operai.
L'intervento ha portato
fiducia, coraggio nella lotta, nella possibilità di "cambiare le carte
in tavola" e che gli operai possono pesare - portando l'informazione
sulle realtà di fabbrica - in primis la Gkn di Firenze - che dimostrano
che pur nelle difficoltà è possibile lottare, unirsi e pesare.
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