Un comunicato del Collettivo di Fabbrica – Lavoratori GKN Firenze su Whirlpool, resistenza operaia, delocalizzazioni, incapacità o volontà statale di non assumersi un ruolo
Solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori Whirlpool, che ancora una volta vedono in faccia la lettera di licenziamento. Da parte nostra è incondizionata, come sempre.
Noi non conosciamo nei dettagli la vicenda Whirlpool.
La conosciamo come tutti voi da quello che si apprende
dai giornali, arricchita dal racconto delle lavoratrici e dei lavoratori
Whirlpool che abbiamo incontrato nelle piazze. Non ci addentriamo per
questo in giudizi tecnici. Ma inevitabilmente la nostra testa è
attraversata da mille pensieri che collegano la nostra vicenda alla
loro.
E una cosa ci appare chiara. Ciò che muore alla
Whirlpool, come già successo in decine di altre vertenze, è la
credibilità stessa di qualsiasi trattativa, promessa, tavolo, accordo.
Perché la vicenda Whirlpool non nasce oggi. Si trascina da tanto e si
trascina in un turbine di promesse, punti segnati, mezzi punti
raggiunti, riprese produttive, lockdown, ammortizzatori. Basta fare una
ricerca su google, per rendersene conto. Quella che vedete è una
immagine del 2018.
E un tempo così lungo non può che lasciare danni su una
comunità operaia: c’è chi lascia, c’è chi si disillude, c’è chi si
arrabbia e, per fortuna, c’è chi non molla.
Ecco se c’è qualcosa di cui stupirsi in questa vicenda
non è l’inconcludenza dei risultati promessi o vantati ai tavoli
ministeriali. Ciò che deve stupirci è l’incredibile capacità di
resistenza di questo gruppo operaio che lì ancora non molla. A noi si
velano gli occhi a pensarvi, compagne e compagni, colleghe e colleghi
della Whirlpool. Ci si velano gli occhi di commozione e rabbia per tutto
quello che state passando. E cosa state passando, cosa avete dentro,
per quanto possa essere raccontato mille volte, in fondo lo conoscete
solo voi.
Oggi Giorgetti si irrita per l’atteggiamento
dell’azienda. Noi dell’irritazione di Giorgetti non sappiamo cosa
farcene. Noi di uno Stato che si indigna non sappiamo cosa farcene. Noi
l’indignazione e l’irritazione le abbiamo finite. Da tempo. Noi facciamo
il nostro dovere con serenità e con serenità diciamo che uno Stato che
non è in grado di dichiarare illegittima una procedura di licenziamento o
di subentrare con Cassa Depositi e Prestiti e rilevare uno stabilimento
funzionante, è uno Stato farsa. Da operetta.
Ma Giorgetti, quello che si irrita, è proprio quello che
di tutto questo non ne vuole sentire parlare. Perché sarebbe troppo
“vincolante” per le povere aziende.
E quindi Giorgetti si irrita. Noi invece sempre
allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male a Mario. Fa male
al ricco e al cardinale. Diventan tristi se noi piangiam. (*)
#insorgiamo
Ps ma quando lo sciopero generale, per la Whirlpool e per tutti noi?
dalla pagina Fb del Collettivo: https://www.facebook.com/coordinamentogknfirenze/videos/394156899034935
https://comune-info.net/autori/collettivo-di-fabbrica-lavoratori-gkn-firenze/
https://www.controradio.it/gkn-presentato-in-parlamento-progetto-legge-delocalizzazioni/
https://www.filodiritto.com/lavoratori-gkn-licenziati-mail-che-punto-siamo-arrivati
Vertenza Whirlpool:
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