mercoledì 26 maggio 2021

pc 26 maggio - Niente armi per lo stato nazisionista di Israele dal porto di Ravenna: lo sciopero dei lavoratori costringe l'armatore a rinunciare

 Come Genova, come Livorno la lotta dei lavoratori paga!

Ravenna, l’armatore rinuncia al carico di armi: portuali revocano

La rinuncia dopo la proclamazione dell’astensione da parte delle sigle sindacali: Avevano annunciato lo sciopero ed erano pronti a incrociare le braccia per protesta rifiutandosi così di caricare di mitragliatrici ed altri esplosivi la nave «Asiatic Liberty» qualora il 3 giugno avesse attraccato al terminal container del porto di Ravenna prima di dirigersi al porto di Ashdod in Isreale. E detto fatto i lavoratori della cooperativa dello scalo romagnolo e del terminal hanno vinto la loro battaglia, perché l’armatore della nave ha rinunciato al carico di esplosivi dopo che oggi le sigle sindacali unite – Cgil Filt Ravenna, Uil Trasporti e Cisl Fit – avevano di fatto proclamato lo sciopero, che ora è stato revocato. «La rinuncia dell’armatore consente di fare dietrofront, così come sarà revocato il presidio. Abbiamo creduto necessario mandare un messaggio per quanto questo atto di testimonianza a favore della pace tra i popoli israeliano e palestinese non costituisca un atto risolutivo». - Corriere di Bologna

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