domenica 27 settembre 2020

pc 27 settembre - Da proletari comunisti per l'assemblea nazionale di Bologna

Noi sosteniamo questa assemblea all’interno dello sviluppo del Patto d’azione per un fronte unito anticapitalista perché contribuisce a dare rilievo nazionale e unità alle lotte degli operai, lavoratori, lavoratrici espressesi nella fase acuta della pandemia e continuate a macchia di leopardo in diverso focolai di lotte in tutto il paese fino ad oggi.

Noi ci battiamo affinchè il Patto d’azione e la sua piattaforma – pubblicata nel precedente numero di questo giornale – avanzino nella coscienza e azione dei lavoratori classisti e combattivi e servano a delineare un effettivo fronte di classe basato sulle lotte e una effettiva opposizione politica e sociale contro questo governo, contro gli sciacalli fascio-populiste Salvini/Meloni, volta al cambiamento dei rapporti di forza politici e sociali a favore del proletariato e lemasse popolari

L’assemblea nazionale dei lavoratori e lavoratrici che definiamo classisti e combattivi deve e può decidere in questo solco iniziative di lotte importanti anche per rispondere alla repressione e accumulare forze

I compagni, lavoratori, lavoratrici rappresentanti delle lotte dello slai cobas per il sindacato di classe che aderiscono all’assemblea nazionale - da Bergamo, a Taranto, a Palermo, portano il contributo che viene da queste lotte all’unità di classe ad accendere dieci, cento, mille fuochi di guerra di classe sindacale e politica, puntando a rafforzare il rapporto fondamentale tra i lavoratori già in lotta e i grandi settori di operai che ancora non lo sono - ingabbiati dal controllo del sindacalismo confederale, dalle illusioni riformiste sul governo, Ministri, Istituzioni locali e dall’arretratezza della coscienza di classe nel comprendere l’effettiva sostanza della situazione che tocca gli operai e le masse popolari nel nostro paese e come combatterla.

Siamo contro il resuscitare lungo strade già battute ‘coordinamenti intersindacali’ e/o unità di vertice tra sigle per l’indizione di un rituale sciopero generale.

Serve a nostro avviso un movimento di lotta con posizioni di classe e forme di lotte nuove, riprendendo l’esempio che viene dalle lotte in corso in tanti altri paesi con spirito classista e internazionalista

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