Si può andare oltre i 270 e si può pretendere contratti a tempo indeterminato
slai cobas per il sindacato di classe -coordinamento nazionale
Fca, la 500 elettrica fa sospendere gli ammortizzatori sociali a Torino
Verranno anche assunti a tempo determinato 270 addetti tra Mirafiori e Grugliasco. La cassa integrazione durava da 13 anni
La 500 elettrica dà la carica al Lingotto. Oggi
Fiat Chrysler ha annunciato a sindacati e lavoratori la sospensione
degli ammortizzatori sociali (che duravano da 13 anni) a partire dal
primo ottobre, l’assunzione di una decina di ingegneri che si aggiunge
al programma in corso di assunzione di circa 70 apprendisti, nonché
circa 270 inserimenti temporanei fino a fine anno fra somministrati e
distacchi nel Polo produttivo torinese di Mirafiori e Grugliasco. La
decisione arriva dopo la salita produttiva della nuova utilitaria green
in produzione in corso Settembrini e riguarda 2600 persone a Mirafiori e
1.400 a Grugliasco. In virtù di questa riprogrammazione, finalizzato
allo sbarco nei concessionari, agli addetti di linea verrà aggiunto
anche un secondo turno.
Il ministro Patuanelli e il governo esultano e si siedono sui piani FCA
« «non sarebbe stata
possibile la comunicazione di Fca che gli stabilimenti di Mirafiori e
Grugliasco concluderanno gli ammortizzatori sociali da fine settembre e
ci sarà la piena occupazione perche’ per gli ordini, anche grazie agli
incentivi, per la Fiat 500 full electric c’e’ bisogno di garantire la
piena occupazione».
Quanto alle preoccupazioni per lo spostamento di
alcune produzioni, il ministro precisa che «lo stabilimento in Polonia
di Fca non è uno stabilimento di oggi e col cambio di piattaforma potrà
avere uno spostamento di fornitori ma non per forza da fornitori
italiani a francesi; potrà esserci qualche fornitore che non entrerà in
quella commessa che potrà essere utile per altri». Patuanelli ricorda
l’avvio della nuova linea 500 elettrica a Torino «che era prevista in
Polonia» delle Jeep Renegade a Melfi «che erano previste in Messico»,
oltre l’avvio della nuova Maserati a Modena, la Tonale a Pomigliano. E
conclude: «C’è una grande attenzione del Governo per il mantenimento del
piano industriale da 5 miliardi in Italia e c’è ovviamente attenzione a
garantire che i fornitori che oggi garantiscano le componentistica
possano continuare a farlo e possano avere opportunità di crescita
grazie alla crescita del gruppo».
La reazione dei sindacati
. Già nel
mese di ottobre assisteremo ad un incremento dei turni sulla linea della
500e. Rispetto al tema alle produzioni del polo, anche il lancio della
produzione della Maserati Ghibli in versione ibrida potrà rappresentare
un elemento di novità che ci auguriamo impatta favorevolmente sui
volumi».
“Confidiamo - che l’anno
prossimo le versioni elettriche della Maserati possano rilanciare anche
la produzione di Grugliasco. Più in generale il 2021 sarà un anno di
lanci di nuove vetture e questo è tanto più importante se si considera
il periodo di crisi che stiamo attraversando. Anche in vista della
fusione con Psa, è essenziale che gli investimenti in Italia proseguano.
L’impegno di Fca nel nostro Paese è prezioso non solo per gli oltre
cinquantamila lavoratori che ci lavorano e per le decine di migliaia
dell’indotto, ma a ben vedere per l’intera economia italiana».
«La fine dell’utilizzo dei contratti di
solidarietà nei due stabilimenti di assemblaggio finale, in leggero
anticipo rispetto alla loro naturale scadenza, è una notizia positiva
che ci auguriamo duri nel tempo e non sia solo una fiammata, determinata
da un momentaneo rimbalzo in positivo del mercato dell’auto trainato
dagli incentivi e dal lancio della 500e - salutano l’iniziativa Edi
Lazzi e Ugo Bolognesi della Fiom Cgil di Torino —. Vogliamo guardare
questa notizia come un passo in avanti verso la soluzione definitiva dei
problemi dei nostri stabilimenti. Ricordiamo in questa sede, che
l’obiettivo finale rimane la piena occupazione dei lavoratori che sia
strutturale nel tempo e la garanzia che il nostro indotto abbia dei
componenti da produrre per dare lavoro agli occupati di tutto il
settore. Per arrivare a questi traguardi serve rivedere al rialzo il
vecchio piano industriale di Fca, servono quindi nuove produzioni che
facciano volumi negli stabilimenti del nostro territorio. Torino è la
città che ha pagato il prezzo più alto in termini di occupazione e di
produzioni, serve quindi un rilancio che possa far guardare al futuro
con tranquillità. Ognuno deve dare il proprio contributo a partire da
chi decide dove verranno allocate le future produzioni».
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