venerdì 25 settembre 2020

pc 25 settembre - Rientrano dalla Cig operai a Mirafiori e Grugliasco - è una migliore condizione perchè ritorni la lotta

Si può andare oltre i 270 e si può pretendere contratti a tempo indeterminato

slai cobas per il sindacato di classe -coordinamento nazionale

Fca, la 500 elettrica fa sospendere gli ammortizzatori sociali a Torino

Verranno anche assunti a tempo determinato 270 addetti tra Mirafiori e Grugliasco. La cassa integrazione durava da 13 anni

La 500 elettrica dà la carica al Lingotto. Oggi Fiat Chrysler ha annunciato a sindacati e lavoratori la sospensione degli ammortizzatori sociali (che duravano da 13 anni) a partire dal primo ottobre, l’assunzione di una decina di ingegneri che si aggiunge al programma in corso di assunzione di circa 70 apprendisti, nonché circa 270 inserimenti temporanei fino a fine anno fra somministrati e distacchi nel Polo produttivo torinese di Mirafiori e Grugliasco. La decisione arriva dopo la salita produttiva della nuova utilitaria green in produzione in corso Settembrini e riguarda 2600 persone a Mirafiori e 1.400 a Grugliasco. In virtù di questa riprogrammazione, finalizzato allo sbarco nei concessionari, agli addetti di linea verrà aggiunto anche un secondo turno.

Il ministro Patuanelli e il governo esultano e si siedono sui piani FCA

« «non sarebbe stata possibile la comunicazione di Fca che gli stabilimenti di Mirafiori e Grugliasco concluderanno gli ammortizzatori sociali da fine settembre e ci sarà la piena occupazione perche’ per gli ordini, anche grazie agli incentivi, per la Fiat 500 full electric c’e’ bisogno di garantire la piena occupazione».

Quanto alle preoccupazioni per lo spostamento di alcune produzioni, il ministro precisa che «lo stabilimento in Polonia di Fca non è uno stabilimento di oggi e col cambio di piattaforma potrà avere uno spostamento di fornitori ma non per forza da fornitori italiani a francesi; potrà esserci qualche fornitore che non entrerà in quella commessa che potrà essere utile per altri». Patuanelli ricorda l’avvio della nuova linea 500 elettrica a Torino «che era prevista in Polonia» delle Jeep Renegade a Melfi «che erano previste in Messico», oltre l’avvio della nuova Maserati a Modena, la Tonale a Pomigliano. E conclude: «C’è una grande attenzione del Governo per il mantenimento del piano industriale da 5 miliardi in Italia e c’è ovviamente attenzione a garantire che i fornitori che oggi garantiscano le componentistica possano continuare a farlo e possano avere opportunità di crescita grazie alla crescita del gruppo».

La reazione dei sindacati
. Già nel mese di ottobre assisteremo ad un incremento dei turni sulla linea della 500e. Rispetto al tema alle produzioni del polo, anche il lancio della produzione della Maserati Ghibli in versione ibrida potrà rappresentare un elemento di novità che ci auguriamo impatta favorevolmente sui volumi».
 “Confidiamo - che l’anno prossimo le versioni elettriche della Maserati possano rilanciare anche la produzione di Grugliasco. Più in generale il 2021 sarà un anno di lanci di nuove vetture e questo è tanto più importante se si considera il periodo di crisi che stiamo attraversando. Anche in vista della fusione con Psa, è essenziale che gli investimenti in Italia proseguano. L’impegno di Fca nel nostro Paese è prezioso non solo per gli oltre cinquantamila lavoratori che ci lavorano e per le decine di migliaia dell’indotto, ma a ben vedere per l’intera economia italiana».

«La fine dell’utilizzo dei contratti di solidarietà nei due stabilimenti di assemblaggio finale, in leggero anticipo rispetto alla loro naturale scadenza, è una notizia positiva che ci auguriamo duri nel tempo e non sia solo una fiammata, determinata da un momentaneo rimbalzo in positivo del mercato dell’auto trainato dagli incentivi e dal lancio della 500e - salutano l’iniziativa Edi Lazzi e Ugo Bolognesi della Fiom Cgil di Torino —. Vogliamo guardare questa notizia come un passo in avanti verso la soluzione definitiva dei problemi dei nostri stabilimenti. Ricordiamo in questa sede, che l’obiettivo finale rimane la piena occupazione dei lavoratori che sia strutturale nel tempo e la garanzia che il nostro indotto abbia dei componenti da produrre per dare lavoro agli occupati di tutto il settore. Per arrivare a questi traguardi serve rivedere al rialzo il vecchio piano industriale di Fca, servono quindi nuove produzioni che facciano volumi negli stabilimenti del nostro territorio. Torino è la città che ha pagato il prezzo più alto in termini di occupazione e di produzioni, serve quindi un rilancio che possa far guardare al futuro con tranquillità. Ognuno deve dare il proprio contributo a partire da chi decide dove verranno allocate le future produzioni».

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