martedì 9 giugno 2020

pc 9 giugno - Storie di ordinaria violenza poliziesca a Torino

Da Repubblica
TORINO CRONACA
Fermata con birra in bottiglia si ribella, arrestata: poliziotti accerchiati e insultati, "Siete violenti"
Urla, insulti e polemiche per l’arresto di una ragazza scattato nel cuore della movida torinese, avvenuto secondo i presenti con modi violenti. È successo questa notte, poco dopo l’una in una delle vie accanto a piazza Vittorio Veneto, la zona preferita dai giovani per trascorrere le serate del weekend.
La giovane, di 30 anni, era con alcune amiche quando gli agenti le hanno fermate per identificarle perché avevano in mano delle bottiglie di birra nonostante la vendita per asporto delle bevande alcoliche non fosse consentito già dalle 19, per questo l'intento era capire dove l'avessero comprate,
Al loro primo rifiuto di mostrare i documenti, la situazione è degenerata: le ragazze hanno risposto con insulti e il tentativo di allontanarsi, così gli agenti hanno bloccato con forza la ragazza che ha provato a reagire. Due agenti sono finiti in ospedale per le ferite dovute ai calci e ne avranno per sette giorni.
Una scena che non è passata inosservata, in tanti si sono avvicinati per assistere e girare dei video, additando gli agenti per i loro modi e insultandoli. Nel frattempo la ragazza è stata portata in questura e arrestata.
Giulia, una ragazza che era presente (e che chiede di non rivelare il suo cognome), racconta così ciò che ha visto: "Stavo raggiungendo un amico in piazza Vittorio e mi imbatto in un'aggressione. Mi avvicino subito e scopro che il picchiatore era un poliziotto in borghese circondato da altri 5 agenti anche loro in borghese. Chiamiamo una volante sperando che possa risolvere la situazione, dato che la stavano praticamente trascinando per terra, strattonandola e spintonandola. Arriva la pattuglia e la ragazza viene aggredita nuovamente, stavolta dalla polizia in divisa. La afferrano violentemente, sbattendola sulla volante, le girano con forza le braccia all'indietro e nel suo volto si legge molto dolore. Lei cerca di liberare le braccia ma ne ottiene solo una violenza maggiore nei suoi confronti. Dopodiché viene inserita violentemente nella vettura e viene portata via senza aver rilasciato alcun verbale e senza avvertire nessun suo amico di dove la stessero portando".

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