Sulla questione migranti occorre allargare lo sguardo a livello internazionale e parlare del processo
capitalistico di movimentazione delle popolazioni.
E' fuor di dubbio
che il fenomeno dell'immigrazione è legato agli interessi
capitalistici a medio e a lungo termine e nonostante sul territorio
ci siano state lotte anche proficue a favore degli immigrati, non
hanno reso nè dato alla popolazione o in alcuni ambienti della
sinistra l'idea dell'entità grave
del problema, infatti a breve visto
l'aumento esponenziale di queste deportazioni di massa, verrà utilizzato per un attacco ai costi di lavoro, con probabili o quasi
certi scontri tra la popolazione occidentale e i migranti.
Questa pratica è stata già
sperimentata con l'emigrazione delle popolazioni del sud verso il
nord Italia già fortemente industrializzato a spese della stessa
popolazione meridionale. Queste emigrazioni hanno contribuito ad
abbattere nelle zone industrializzate del nord i costi di lavoro,
agevolando fortemente il capitalismo sia con lo sfruttamento delle
zone represse e affamate al sud, sia per lo sfruttamento della classe
operaia in genere e soprattutto al nord.
Sembra che questa fotografia assomigli
alla situazione attuale con i migranti. E' vero che lo sfruttamento
dei loro territori è abbastanza datato, ma questa spinta
all'immigrazione così forte effettivamente è recente, quindi vista
la forte implicazione e l'intreccio che si viene a creare tra
popolazione occidentale e migranti con il mondo del lavoro, dovremmo
porre maggiore attenzione alla questione migranti per attivare un
percorso, sì di accoglienza e di solidarietà ma soprattutto di
unità per condividere tutte le lotte sui nostri territori, pensando
anche che non è leggenda che tra il 2030 e il 2050 si aggiungeranno
vette altissime di disoccupazione grazie ad automatismi e automazioni
che distruggeranno buona parte delle fasi lavorative.
E' per questo che solidarizzare con i
migranti e fare della lotta comune e unitaria un "anello debole" del sistema imperialista, è necessario per contrastare questo processo globale che
automizza e tende a distruggere l'intera umanità.
Questo ci dà una
marcia in più a tutti, perchè il senso della lotta è un pò sopita
in noi, i migranti sono infatti molto più determinati, hanno un
animo più rivoluzionario, perchè hanno delle esigenze basilari,
vengono dalla fame, dalle guerre e quindi sono le persone giuste per
le lotte.
Da una compagna di proletari comunisti di Taranto
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