La “vita” notturna della nuova giunta comunale guidata dal
Sindaco Orlando è fatta di sbadigli, fra chi non regge dopo le 21, chi si
dispiace di lasciare la bella compagnia anche alle 3 di notte…
La lettura di questo pezzo del Giornale di Sicilia di oggi, per certi versi spassoso, dimostra
quanto queste persone siano attaccate al “bene pubblico”, di quali interessi di
classe difendono, di che tipo di personale politico si tratta anche dalle frasi
che sono capaci di dire: che il sindaco Orlando, infatti, sia capace di idee
geniali è una frase che poteva dire solo un rifondarolo come Catania
“orlandiano” della prima ora e devoto servitore; quanto la Evola sia una
rivoluzionaria poi, lo abbiamo visto in qualche manifestazione dei precari
della scuola, e d’altronde basterebbe chiederlo a lei stessa.
Insomma si tratta di gente che vive fuori dal mondo o anche
“troppo fuori dal Comune”, mentre loro chiacchierano, infatti, e badate bene,
non sulle “delibere da approvare ma idee da discutere. Incontri a tema,
sull’internazionalizzazione, i trasporti, i fondi europei.” fuori infuria il
“finimondo” come titola il Giornale di Sicilia, con tutti i problemi che
attanagliano la città, dalla Gesip, al gravissimo inquinamento causato dalla discarica
di Bellolampo, l’Amia, le case che mancano, le scuole cadenti e tanto tanto
altro…
***
La curiosità. L’assessore Barbera: “Dopo le 21 ragiono
male.” Catania: “Finiamo anche alle 3
Sbadigli, pizze e baby sitter
E la giunta si riunisce di notte
Il più sincero è l’assessore al Verde, Giuseppe Barbera:
“Nella mia vita prima di studente, poi di professore, non ho mai letto una riga
dopo le nove di sera. Ragiono male. E quindi che dire? In giunta cerco di non addormentarmi”.
Il più entusiasta, il collega alla Partecipazione Giusto Catania: “Quando
finiamo, ci dispiace quasi di separarci, anche se sono le tre di notte. Il
sindaco non è mai stanco ed è capace di idee geniali anche quando siamo tutti a
terra.”
Sarà, ma le convocazioni per le giunte notturne hanno
sicuramente cambiato i ritmi di vita degli assessori. Una dozzina di riunioni
finora, convocate spesso alle dieci di sera, che vanno avanti anche fino alle
tre del mattino. Fina a quando, in realtà, il più stremato o il meno soggetto a
timore reverenziale nei confronti del sindaco ha il coraggio di alzare il dito
e di dire: “Basta Luca, andiamocene a casa”. Novità assoluta, questa delle
giunte al chiaro di luna, incontri in cui non ci sono delibere da approvare ma
idee da discutere. Incontri a tema, sull’internazionalizzazione, i trasporti, i
fondi europei.
“Il progetto iniziale – racconta l’assessore alla Cultura
Francesco Giambrone – era di fare un’intera giornata di incontro, dalle 9 del
mattino alle otto di sera, spegnendo i telefonini, rinviando qualsiasi impegno.
Avevamo scelto anche il posto, la galleria d’arte moderna. Ma non ce l’abbiamo
mai fatta. Così è venuta l’idea delle riunioni notturne, quando non squillano i
telefonini, si ragiona meglio. Io, devo dire, sono abbastanza lucido fino a
tardi, e non ho bisogno di dormire molto”. Caratteristica che lo accomuna al
sindaco, il quale usa mandargli sms anche di buon mattino. “Alle sei e mezza,
alle sei, anche alle sei meno un quarto”, sussurra Giambrone con un sorriso.
C’è chi, come l’assessore alla Scuola Barbara Evola, deve
piazzare i bambini con la baby sitter quando il marito musicista all’Orchestra
sinfonica è pure impegnato. C’è chi come Catania, si informa del pargolo di 19
mesi. Tutto mentre le sedute si svolgono secondo i loro riti: il responsabile
delle Partecipate, Cesare La Piana, che chiede sempre di sedersi accanto alle
(sic!) Evola, e insieme scherzano a fare l’uomo di buon senso e la
rivoluzionaria. Le freddure dell’assessore alle Infrastrutture Tullio Giuffrè.
I panini portati in borsa e sbocconcellati. Ogni tanto, le pizze ordinate al
telefono. 2Anche se – racconta Barbera – l’ultima volta che le abbiamo prese
non ha portato fortuna, Marchetti si è dimesso. Allora, per scaramanzia, meglio
mangiare altro.”
Gds 10/11/12
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