sabato 21 gennaio 2012

pc 21 gennaio - GLI OPERAI IMMIGRATI DELLA LOGISTICA DI BERGAMO OTTENGONO NUOVE ASSUNZIONI!


I lavoratori immigrati della logistica di Brignago organizzati nello Slai cobas per il sindacato di classe di Bergamo ottengono una nuova vittoria, e affrontano con più chiarezza di classe problematiche tra i lavoratori.

A settembre con un'assemblea permanente era già stato respinto il tentativo della KN, attraverso 2 cambi appalto che si sono succeduti in questi mesi, di mettere fuori lo Slai cobas psc e di mettere a rischio le condizioni e i risultati in termini di diritti contrattuali e salariali che avevano già conquistato gli operai con una lunga e dura lotta nei mesi scorsi, con blocchi, presidi duri e prolungati, scontri con la polizia, ecc.
Questa nuova fase di lotta aveva già costretto il consorzio subentrante ad un accordo all'inizio di dicembre, con cui il consorzio si è impegnato al pagamento puntuale dello stipendio, al miglioramento sulla malattia, con il pagamento della malattia al 100% e nei primi 3 eventi nell'anno anche della carenza, e di rispettare il versamento delle trattenute sindacali.
In questa fase, inoltre, gli operai dello slai cobas psc avevano respinto una intrusione della Uil che, come aveva fatto nel consorzio precedente, voleva introdurre in maniera clientelare suoi iscritti con contratti a termine, per creare scompiglio tra i lavoratori e contrastare la loro compattezza in stragrande maggioranza nel cobas.

Dopo, quindi, questi importanti risultati, frutto della linea chiara dello slai cobas per il sindacato di classe, della lotta determinata e del fatto che gli operai immigrati hanno preso nelle loro mani il cobas e l'attività quotidiana sindacale all'interno delle cooperative,
ORA SIAMO ARRIVATI ANCHE A NUOVE ASSUNZIONI CONTRATTATE con i lavoratori del cobas - che si aggiungono alle assunzioni di tutti gli ex lavoratori con contratto a termine, strappate nella prima fase della lotta di giugno.
A fronte del fatto che la committente minacciava di non rinnovare gli appalti con le cooperative, e quindi, vi era il rischio concreto di licenziamenti di massa; a fronte della volontà aziendale di pretendere più carichi di lavoro, più produttività, gli operai non solo hanno respinto queste minacce ma hanno imposto: No aumento della produttività, No straordinari, ma nuove assunzioni!!
Questa è una vittoria che ha anche un profondo significato di unità di classe.
Si è affermata infatti una linea di classe, non facile oggi, contro una tendenza presente anche tra gli stessi lavoratori a piegarsi al supersfruttamento per avere un po' più di salario, ponendo a volte la difesa del salario in contrasto con l'aumento dell'occupazione.
A Brignago, invece, gli operai del cobas hanno detto: vogliamo più posti di lavoro, No miseri aumenti frutto di ricatti e carico di lavoro.

Questa impostazione di classe sta guidando anche la gestione di problematiche/contraddizioni che si presentano inevitabilmente all'interno dei lavoratori. Un esempio è quanto accaduto a dicembre, dove, dopo che i delegati dello slai cobas psc avevano raccolto il malcontento dei lavoratori verso 3 responsabili incapaci di organizzare il lavoro con ripercussioni sugli stessi lavoratori, alcuni operai arabi, pure iscritti cobas, avevano raccolto firme contro la rimozione di uno dei 3 responsabili.
Lo Slai cobas psc ha detto subito che raccogliere le firme era stato sbagliato perche se ci sono dei problemi li dobbiamo affrontare con una assemblea dei lavoratori, e non intaccando la coesione all'interno. Lo Slai cobas psc ha proposto anche di togliere la tessera a questi lavoratori per dare un segnale di cosa sia il cobas e per rafforzare l'unità degli operai che stanno capendo come siano cambiate le cose, anche tra di loro, da quando abbiamo fatto la lotta, e per fare passi avanti nella coscienza che il cobas è una forza collettiva che segue una linea non un gruppo che tutela indistintamente tutti quelli che pensano di farsi i fatti loro.
In una assemblea fatta a metà dicembre di oltre 120 lavoratori, si è rafforzata l'unità tra gli operai che hanno votato per acclamazione 5 dei 7 delegati iniziali; qui è stato ribadito che quanto ottenuto è stato solo il frutto della lotta e della compattezza dei lavoratori, che questa esperienza e unità di classe si deve allargare alle altre cooperative in lotta, come Pioltello, e che l'unità e la lotta oggi sono più che mai necessari per la battaglia più generale contro l'intero sistema dei padroni e il governo.

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