Questa è una di quelle notizie che non trovano facilmente spazio nei mezzi di informazione e che si cerca subito di insabbiare o "dimenticare"...
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Crociere e spese coi soldi del sindacato indagato l' ex tesoriere dello Spi Cgil
20 settembre 2011
La repubblica palermo
IL TESORIERE del sindacato pensionati della Cgil era molto apprezzato per il suo impegno professionale. Dal 2000 era il punto di riferimento per migliaia di iscritti siciliani che versano il loro contributo annuale. Ma le sue ore trascorse alla scrivania - ha scoperto un' indagine interna e poi gli accertamenti della Procura delegati alla Finanza- avevano ben altro scopo. Pietro Accurso, 66 anni, si è impossessato di 775 mila euro del sindacato in otto anni, dal 2001 al 2009. Creando un buco nelle casse dello Spi attraverso bonifici, assegni e pagamenti con la carta di credito della Cgil. Tutti a suo favore e della sua famiglia. Adesso il funzionario sindacale è finito nei guai. È indagato per appropriazione indebita e rischia una condanna fino a tre anni. Le indagini della Procura e della Finanza, coordinate dal sostituto procuratore Claudia Ferrari, si sono concluse a due anni dalla scoperta dell' ammanco. Nella vicenda sono stati coinvolti anche i figli del dirigente: una ragazza di 27 anni e il fratello di 31. A loro, il padre, avrebbe rimpinguato i conti correnti con bonifici per un totale di 35 mila euro. I versamenti si sono susseguiti con regolarità tra il 2005 e il 2009. I figli del tesoriere sono indagati per ricettazione. I bonifici riportano l' intestazione del sindacato. L' inchiesta della Procura in due anni ha portato alla luce i movimenti di denaro che il tesoriere avrebbe compiuto con disinvoltura. Tanto che anche una crociera sul Nilo di una settimana, nel 2005, è stata pagata con i fondi del sindacato. In quel viaggio Accurso avrebbe portato tutta la sua famiglia, alla quale il funzionario assicurò una vacanza di lusso. L' ammanco creato dal sindacalista, originario di Camporeale ma residente a Palermo, è stato notato dalla sede centrale del sindacato alla fine del 2008. Gli ispettori sono stati inviati da Roma nel gennaio del 2009. Il giorno dopo il controllo Accurso non si è presentato al lavoro e si è subito dimesso dal suo incarico. Gli accertamenti della guardia di finanza hanno appurato che Accurso ha pagato con i soldi dello Spi anche le assicurazioni di auto e moto della sua famiglia, ma anche alcune bollette. È come se, secondo le indagini, il funzionario avesse a suo disposizione un tesoretto che utilizzava per le spese tanto ordinarie quanto impreviste. La vicenda ha sconvolto gli uffici del sindacato. Accurso era molto conosciuto e stimato. La condanna, nel caso in cui finisse sotto processo, potrebbe essere ridotta. L' accusa, infatti, dovrà tenere conto anche del periodo che andrà in prescrizione.
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