Casa Pound, scontri in centro tra antifascisti e polizia
Massima allerta per tutta la notte. In città il raduno delle croci celtiche. I collettivi di sinistra hanno cercato di violare la zona rossa. "Picchiati con i manganelli", accusano. La replica: "Costretti a difenderci"
Scontri e manganellate, con l'allerta in città che continuerà per tutta la notte. Come si temeva, la concomitanza tra la manifestazione della Cgil e il raduno dei militanti di Casa Pound a Bari ha impegnato le forze dell'ordine, accusate di aver picchiato un gruppo di antifascisti. "Costretti a difenderci", replicano i poliziotti.
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L'occasione è la presentazione del libro di Casa Pound e Arditamente nel pomeriggio, "Nessun dolore, una storia di Casa Pound" il titolo del volume, cui hanno partecipato decine di militanti nella biblioteca provinciale Santa Teresa dei Maschi. L'iniziativa di Casa Pound, già rinviata a causa delle polemiche suscitate per il patrocinio concesso dalla Regione Puglia e la partecipazione di due consiglieri comunale, uno del Pdl e uno del Idv. Un gruppo di circa 50 persone appartenenti ai collettivi antifascisti hanno cercato di violare la zona rossa intorno al luogo dell'incontro. Un primo scontro si è verificato in in strada San Benedetto dove sono stati bloccati i manifestanti, che successivamente hanno si sono diretti su corso Vittorio Emanuele bloccando il traffico. La polizia li ha inviatato a salire sui marciapiedi per permettere la circolazione e è a quel punto che sono volate le manganellate.
Bloccati definitivamente in piazza Chiurlia - transennata da polizia, carabinieri e guardia di finanza - si sono diretti in corteo su via Sparano, distribuendo volantini contro l'iniziativa. Ma è massima allerta in tutta la città per il timore che stanotte possano verificarsi altri scontri.
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