lunedì 2 maggio 2011

pc 2 maggio - UCCISIONE DI BIN LADEN

I comunisti giudicano le cose dal punto di vista della lotta dei proletari e dei popoli contro l’imperialismo.
In questo senso la domanda che ci poniamo è: la morte di Bin Laden rafforza o indebolisce l’imperialismo e soprattutto l’imperialismo Usa? Indubbiamente lo rafforza.
La morte di Bin Laden aumenta o riduce le politiche di guerra dell'imperialismo? Indubbiamente le alimenta.

Obama e gli altri Stati imperialisti usano questa uccisione come una vittoria dell’imperialismo e come legittimazione del loro interventismo bellico in Afghanistan e ovunque
Pertanto, per i popoli questa uccisione significa obbiettivamente più oppressione imperialista, più guerre dell'imperialismo, principalmente USA

Inoltre per gli Usa e gli Stati europei, Bin Laden rappresenta la lotta “terrorista” contro l’imperialismo e dato che gli Usa e gli stati imperialisti definiscono 'terrorismo' pressocchè ogni lotta di liberazione, la sua uccisione rafforza l'azione dell’imperialismo nel colpire con guerre e omicidi mirati tutte le espressioni delle lotte armate di liberazione dei popoli oppressi dall'imperialismo e tutti coloro che l'imperialismo definisce scomodi per i suoi interessi.

Per questo i popoli oppressi, i proletari, i comunisti, pur considerando Bin Laden e i suoi uomini dei
combattenti prima per conto dell’imperialismo USA, come è stata la partecipazione di BinLaden alla lotta antisovietica, poi come fazione dell’integralismo islamico non appartenente alla causa della liberazione dei proletari e dei popoli dall'imperialismo, non possono non vedere che oggi la contraddizione principale è tra imperialismo e popoli oppressi e non possono non sostenere tutto ciò che indebolisce l’imperialismo e denunciare tutto ciò che lo rafforza.
Quindi non possono oggi unirsi al coro degli imperialisti, dei borghesi, dei riformisti di esultanza per la morte di Bin Laden.
La morte che noi vogliamo è quella dell'imperialismo, le cui bombe sono il vero terrorismo!

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