mercoledì 2 febbraio 2011

pc quotidiano 2 febbraio - India ..contro gli assiassinii polizieschi e la distruzione della natura in Odissa

a cura del comitato internazionale di sostegno alla guerra popolare in india
verso la settimana di mobilitazione internazionale 2-9 aprile

Farla finita con gli assassinii della polizia e con la distruzione capitalista della natura!

Partito Comunista dell'India (Maoista)

COMITATO CENTRALE
Comunicato stampa

12 gennaio 2011

Condannare i falsi scontri e gli assassinii indiscriminati della polizia e della forza paramilitare in Odisha (1)!

Il popolo sconfiggerà sicuramente la congiura di Naveen Patnaik [primo ministro dello Stato di Odisha], che mira a consegnare le risorse naturali dell’Odisha alle multinazionali decimando il movimento maoista rivoluzionario!

Come parte della massiccia offensiva denominata “Operazione Green Hunt” [“caccia verde, in inglese], che viene portata avanti in modo coordinato dal governo centrale e da quelli dei vari stati con l'obiettivo dichiarato di decimare completamente il movimento maoista rivoluzionario, le forze speciali di polizia e le forze paramilitari hanno sistematicamente fatto ricorso alla uccisione indiscriminata negli ultimi due mesi in Odisha. Tali delitti sono costati la vita a quasi 25 persone, uccise a sangue freddo in vari scontri. Di questi, la maggior parte è avvenuta in falsi scontri; il resto sono stati episodi in cui centinaia di poliziotti e paramilitari con le informazioni specifiche per la localizzazione della guerriglia indiscriminatamente hanno sparato indiscriminatamente contro i guerriglieri e le persone che si trovavano con loro.

Recentemente, il 12 gennaio 2011, in uno "scontro" in una zona boschiva nel distretto di Keonjhar, sono morti due maoisti, mentre il 9 gennaio 2011, in un altro presunto scontro nelle montagne del Bandhkamali nella zona Niyamgiri del distretto di Rayagadha, nove compagni sono stati martirizzati. Ravi, uno dei compagni martiri, era un leader di primo piano che aveva lavorato con il popolo oppresso di Odisha negli ultimi anni. Andava dal distretto orientale di Godavari nell’Andhra Pradesh. Solo una settimana prima, il 2 gennaio 2011, in uno scontro che avrebbe avuto luogo nei boschi di Rayaghati, zona Kalinganagar, nel distretto di Jajpur, cinque maoisti, tra cui tre donne, sono stati martirizzati. Uno di questi martiri era membro del comitato zonale della zona di Kalinganagar. Stavano preparando le attività per celebrare il quinto anniversario della uccisione di adivasi del 2 gennaio, quando è avvenuto l'incidente. Il 29 dicembre 2010, in un supposto scontro avvenuto nella zona della foresta di Talpada del distretto di Keonjhar, una compagna è stata martirizzata. Prima di ciò, durante la quarta settimana del mese di dicembre, la polizia ha annunciato che tre maoisti sono stati uccisi in uno scontro nella zona di forestale di Adaba nel distretto di Gajapati. All'inizio di gennaio, in un altro presunto scontro nel distretto di Bargarh, sono state uccise due persone, la popolazione ha dichiarato che si trattava di gente comune e che la polizia aveva ucciso a sangue freddo. Pochi giorni fa, alcuni articoli di giornale hanno sottolineato che anche il conflitto nel distretto di Gajapati era stato fabbricato ad arte e che era morta gente comune. Sebbene le popolazioni e i democratici abbiano organizzato grandi manifestazioni di protesta contro questi falsi scontri, il governo di Naveen non se ne cura e ricorre senza scrupoli alle uccisioni di gente comune e di rivoluzionari.

Odisha è uno stato molto ricco di acqua e di risorse minerarie e forestali, ma è diventato un luogo dove regna la morte a causa della dilagante povertà e della fame. Odisha ha le maggiori riserve di ferro e ha molte altre risorse minerali preziose. Ma tutta questa ricchezza sta riempiendo le casse dei ricchi mentre deteriora le condizioni di vita dei poveri. Negli ultimi 63 anni della cosiddetta indipendenza, il popolo oppresso di Odisha, in gran parte adivasi, viene schiacciato sotto il tallone oppressivo dello sfruttamento feudale e imperialista. Il governo di Odisha, guidato dal capo mafia minerario Naveen Patnaik, ha trasformato l’Odisha in un paradiso per le compagnie minerarie più importanti attraverso la firma di numerosi protocolli di intesa. Sono stati firmati più di 49 protocolli d'intesa relativi all’acciaio, più di 20 protocolli di intesa relativi alle centrali elettriche, e più altri su progetti di raffinazione di alluminio e un porto. Il memorandum d'intesa del valore di 550 miliardi di rupie firmato con la multinazionale Posco, della Corea del Sud, è il più grande investimento straniero diretto in tutta l'India. Il governo dell’Odisha ha violato in maniera vergognosa le proprie leggi per concedere le autorizzazioni alla Tata a Kalinganagar e alla Vedanta per Niyamgiri, a parte la Posco. Tutti questi protocolli d'intesa hanno trascinato il popolo di Odisha verso sofferenze indicibili. Questi protocolli di intesa porteranno alla distruzione delle foreste, terra, acqua, ecosistemi e tutti gli ambiti della vita del popolo di Odisha. Potrebbe diventare una delle più grandi catastrofi provocate dall’uomo al mondo. Per questo il popolo di Odisha lotta contro questa atrocità e lo sfruttamento.

Nel recente passato, il popolo di Odisha si è mobilitato e continua a mobilitarsi contro lo sfruttamento e le atrocità delle grandi imprese multinazionali e le imprese della borghesia compradora come Tata, Vedanta, Posco, ecc, e anche contro lo sfruttamento feudale nella zona di Narayanapatna nel distretto di Koraput. Il governo ha usato la forza bruta contro queste battaglie e ha ucciso molte persone. Il 2 gennaio 2006, la polizia ha sparato sugli adivasi che si sono rifiutati di consegnare i loro terreni agricoli per la Tata Steel a Kalinganagar, uccidendone almeno quattordici. In molti altri casi, ci sono stati morti e feriti da armi da fuoco a causa della polizia. Il popolo ha organizzato manifestazioni contro la compagnia mineraria di bauxite della Vedanta nel Niyamgiri e contro la raffineria di alluminio della Vedanta a Lanjigarh. Le perforazioni erano state avviate prima della mobilitazione popolare, e poi il governo centrale ha annullato il permesso sostenendo che la Vedanta aveva violato le norme e i regolamenti. Ma la gente si continua a mobilitare perché sente che la presenza della raffineria Vedanta a Lanjigarh è dannosa per la propria esistenza e che inciderà negativamente sulle loro terre e l'ecosistema. Il popolo di Odisha lotta contro tutti questi attacchi in molti luoghi. Il partito maoista dirige queste proteste in molte parti e le sostiene in altri. La cosa più importante è che il popolo ha accolto con favore la leadership dei maoisti e attende il loro arrivo. Il popolo di Odisha si è resa conto che nessun partito politico al di là del partito maoista, può mettere fine allo sfruttamento feudale e imperialista. Il movimento maoista si sta espandendo in molte nuove aree. Il governo di Naveen Patnaik, con il pieno sostegno del governo centrale dell’UPA ["United Progressive Alliance" nella sigla in inglese] ricorre a questi omicidi solo perché i maoisti sono l'ostacolo principale al saccheggio generalizzato delle risorse. Nessuno può avere dubbi sul fatto che il crudele assassinio di nove rivoluzionari nell’area Niyamgiri è stato fatto per facilitare il saccheggio all'ingrosso di Vedanta, e sotto i suoi auspici. Allo stesso modo, è anche chiaro che i massacri fascisti cui ricorre il governo nella zona di Kalinganagar (nei distretti di Bhubaneswar e Keonjhar) hanno come obbiettivo quello di agevolare lo sfruttamento di aziende come la Tata, nell’attesa, tra gli imbrogli, di occupare l'intera area. Naveen Patnaik, che sta accumulando miliardi di rupie, in quanto rappresentante del grande capitale, e la sua macchina amministrativa si sentono seriamente minacciati dalla presenza del movimento maoista. Per questo fanno ricorso all'aggressione fascista contro il popolo e contro la guerriglia spendendo su larga scala miliardi di rupie per dotare di maggiori risorse la polizia, le forze speciali (SOG ["Special Operations Group", in inglese]), la SPO ["Ufficiali speciali di polizia "?] e le loro reti di informatori.

La storia ha dimostrato più volte che è impossibile eliminare i movimenti popolari con gli assassinii, gli attacchi e campagne di repressione. Il borghese compradore Naveen Patnaik, l'ex direttore della Vedanta e l'attuale capo dell'operazione “Green Hunt”, Chidambaram, insieme ad altri oligarchi della classe dominante e i suoi padroni imperialisti sognano di essere in grado di eliminare gli ostacoli lungo la via dello sfruttamento delle classi feudali e delle grandi imprese multinazionali schiacciando il movimento maoista rivoluzionario. Il popolo non ha altra scelta, che quella di fare un passo in avanti nella sua militanza per migliorare le proprie lotte. Sebbene l'aumento dei falsi scontri in questi ultimi giorni evidenzino l'intensità dell'offensiva contro i maoisti, ciò si deve interpretare come parte di un'offensiva generale contro tutti i movimenti popolari che lottano contro il saccheggio. Possiamo fermare questi massacri solo prendendo le armi e combattendo insieme contro le politiche anti-popolari e filoimperialiste perseguite dal governo, macchiato di sangue, di Naveen, e contro lo sfruttamento delle grandi imprese.

Il Comitato centrale del PCI (Maoista) invita tutto il popolo del nostro paese e tutti i democratici affinché condannino nei termini più forti questi assassinii efferati e i falsi scontri. Facciamo appello al popolo affinché chieda un'indagine giudiziaria indipendente su tutti gli incidenti in cui sono stati sparati colpi sulle masse e per chiedere la punizione per tutti i funzionari di polizia in essi coinvolti. Chiediamo a tutti di essere consapevoli del fatto che queste offensive non sono dirette esclusivamente contro il movimento maoista, ma a tutti coloro che alzano la voce o lottano contro il saccheggio delle grandi imprese. Il nostro Comitato centrale invita tutte le forze democratiche, progressiste e patriottiche ad unirsi e lottare contro lo sfruttamento delle grandi imprese e contro i massacri perpetrati dai governi centrali e statali, e contro l'”Operazione Green Hunt” lanciata per ottenere il continuo saccheggio delle nostre risorse.

(Abhay)
Portavoce
Comitato Centrale
PCI (Maoista)

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