L'AQUILA. Un sit-in dei comitati cittadini contro la nomina di Antonio Cicchetti a vicecommissario della Ricostruzione ha provocato l'interruzione prima e la sospensione poi del consiglio regionale, a palazzo dell'Emiciclo. I manifestanti hanno occupato la sede del consiglio per ribadire la propria contrarietà contro una nomina "inutile" e che "non rispetta la scelta democratica". "Non usciremo da questa sede fino a quando non ci sarà la revoca della nomina di Cicchetti".
Il sit-in. La protesta è cominciata con il raduno di circa un centinaio di persone davanti all'ingresso del Palazzo dell'Emiciclo, dove si sta svolgendo una seduta del Consiglio regionale. I manifestanti hanno chiesto di partecipare alla seduta straordinaria dedicata alla ricostruzione, per dire "No" alla nomina dell'imprenditore Antonio Cicchetti, come vicecommissario per la ricostruzione.
L'occupazione del consiglio. Il sit-in era annunciato da giorni. I comitati ritengono la nomina di Cicchetti "inutile" e ritengono che "non rispetti la scelta democratica". Di qui la scelta di protestare con tre striscioni che recitano: "Fuori i potenti dall'Aquila", "Basta commissari e cricche d'affari" e "Chiodi non pazzià", oltre a un volantinaggio che ribadisce le perplessità della nomina. Dal megafono che coordina la manifestazione: "Vogliamo entrare dentro. Aprite aprite, è illegale tenerci fuori". Dopo un po' i rappresentanti dell'Assemblea cittadina hanno occupato l'aula consiliare e la seduta del Consiglio regionale è stata interrotta.
Seduta del consiglio sciolta. A questo punto la protesta si è trasformata in una vera e propria occupazione dell'aula nella quale sono presenti molti consiglieri di minoranza di centrosinistra, molti meno della maggioranza di centrodestra. All'interno dell'aula si stava svolgendo un'assemblea con interventi intervallati da applausi e slogan al grido di "Dimissioni dimissioni" in relazione alla nomina del nuovo vicecommissario per la ricostruzione, Antonio Cicchetti. Il tutto è proseguito sinché la seduta non è stata sciolta.
I tentativi di mediazione. Le forze dell'ordine stanno tentando una mediazione che risulta molto difficile perché gli animi sono surriscaldati. In particolare, ci sono stati battibecchi tra il consigliere regionale del gruppo misto Daniela Stati, coinvolta nell'inchiesta sugli appalti per la ricostruzione e costretta a dimettersi dalla carica di assessore regionale, che è stata oggetto di cori e slogan, e con il consigliere regionale del Pdl Emilio Nasuti, presidente della Commissione Bilancio. Un tentativo di mediazione è stato attuato anche dal capogruppo del Pd, Camillo D'Alessandro, il quale ha sottolineato che l'aver interrotto la seduta è un fatto di inciviltà.
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