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Fincantieri,operai bloccano piattaforma
I manifestanti impediscono l'ingresso del mezzo della Saipem
Un gruppo di operai della Fincantieri di Palermo ha
bloccato l'ingresso della piattaforma della Saipem in lavorazione per
protesta.
L'iniziativa e'stata decisa contro l'ipotesi di ridimensionamento della
fabbrica previsto nella bozza di piano industriale. Nella piattaforma sono
impegnati circa 500 operai quasi tutti delle aziende dell' indotto. La
protesta
impedisce entrata e uscita dai cancelli ad ogni mezzo. Davanti allo
stabilimento la polizia sta tenendo sotto controllo l'iniziativa.
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È la giusta rabbia degli operai che da Castellammare di Stabia, dove si sono
scontrati con la polizia, a Genova dove hanno occupato i locali della
direzione
a Palermo danno la loro risposta al “piano industriale” della Fincantieri
2010-
2014 che prevede la chiusura dei cantieri di Riva Trigoso e di Castellammare
di
Stabia.
Dopo qualche anno oramai di cassa integrazione a rotazione tra tutti gli
stabilimenti, ma con un uso spregiudicato degli operai dell’indotto anche il
sabato con gli straordinari, adesso la Fincantieri, azienda pubblica al 98%
ha
deciso di ridimensionare l’assetto generale del gruppo in Italia.
Se il piano dovesse essere attuato si dimezzerebbe il numero di operai che
attualmente sono circa 9.000.
La scusa che sta alla base di questa manovra anche in questo caso è la
“crisi”
e la perdita di commesse a livello internazionale, ma nella sostanza la
Fincantieri vuole approfittare dell’occasione per sostituire definitivamente
gli operai “stabili” con quelli dell’indotto tutti ultraricattabili perché
gestiti da cooperative o piccoli padroni.
Non un posto di lavoro deve essere perduto
Contrastare il piano di ridimensionamento dell’azienda
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