Perquisizioni e denunce contro
la Rete Bergamo per la Palestina, tra questi anche compagni di
Proletari Comunisti e Slai Cobas sc, a seguito del corteo per il 25 aprile a Bergamo, una bella e combattiva
manifestazione antifascista, palestinese, contro guerra e riarmo. Un’azione
repressiva che continua quanto fatto quella mattina da Polizia e
Carabinieri, anche con cariche, per isolare e cacciare dal corteo
antifascista lo spezzone della Rete Bergamo per la Palestina, a protezione dell’associazione Italia-Israele nella manifestazione, a fianco dello stato di tipo
nazi-sionista di Israele, occupante, genocida, impegnato nella
deportazione della popolazione palestinese a difesa degli interessi
imperialisti.
Questi tentativi polizieschi, sempre contrastati, sono andati avanti per oltre due ore, fino a quando, una grossa fetta della piazza, antifascista, solidale con la Palestina, quella del ‘tout le monde dèteste la Police’, si è unita alla contestazioni cacciando letteralmente poliziotti e carabinieri dalla manifestazione.
Ora le perquisizioni e le denunce, parte della crescente repressione del governo fascio imperialista della Meloni, complice del genocidio, militarmente, politicamente, economicamente sostenitore del boia Netanyhau. La repressione non ferma ma alimenta le lotte, il presidio di venerdì 25 in centro a Bergamo è un passo in questa direzione.
sul 25 aprile: https://proletaricomunisti.blogspot.com/2025/04/bergamo-la-polizia-attacca-il-25-aprile.html

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