...Con i decreti sicurezza il governo Meloni fa compiere un salto di qualità all’apparato repressivo dello Stato che oramai aspettava solo i moderni continuatori del fascismo storico e i reazionari e razzisti, Meloni e Salvini, per trasformarsi in uno Stato di Polizia per dare alla borghesia italiana, ai padroni italiani, la “sicurezza” che pretendono per continuare a mantenere in piedi il loro sistema dove al centro ci sono i loro profitti, il loro lusso ostentato, i loro privilegi, l’impunità di ministri che sono anche dei padroni e a colpire invece il dissenso, le lotte nate dalle questioni sociali e le lotte dei lavoratori, colpire il disagio sociale, la povertà: qui è proprio l’anima fascista di questi nuovi personaggi della nuova classe dirigente a venire fuori... Va denunciata la complicità delle Istituzioni nel far passare leggi liberticide che vanno contro la Costituzione, e qui è evidente il ruolo complice di Mattarella che aveva già firmato il decreto legge Sicurezza pubblicato in Gazzetta Ufficiale... Nel dibattito parlamentare è il governo che assume su di sé il potere legislativo e che il Parlamento è svuotato da questo potere..
...alle denunce giuste al Parlamento assieme al corteo della Rete contro i decreti sicurezza diretto verso il Parlamento con la parola d’ordine: “se voi fate il fascismo, noi facciamo la resistenza!”. Il governo ha risposto mandando la polizia che ha manganellato i manifestanti lungo via del Tritone....
...bisogna intensificare le mobilitazioni in tutte le forme in ogni città per estendere il fronte di opposizione a questi decreti liberticidi e ci auguriamo che la manifestazione nazionale del
31 maggio a Roma sia molto partecipata. Siamo perchè la Rete liberi di lottare promuova una combattiva giornata di lotta, a cui sicuramente il movimento deve partecipare....Dobbiamo lavorare perchè operai e lavoratori e le loro organizzazioni sindacali tutte, prendano posizione e scendano in lotta. La lotta contro il DL faceva parte della piattaforma dello sciopero del 29 novembre, ma la cosa non ha avuto seguito da parte di Landini e direzioni sindacali confederali. l’attacco alle libertà come quella di manifestare e lottare senza la massiccia presenza dei lavoratori non ha la possibilità di estendersi per fermare la la marcia verso l’instaurazione di un regime reazionario ancor più al servizio dei padron...
...E' difficile che i decreti sicurezza cadono senza mettere in discussione il governo Meloni e lottare per la sua caduta, tenendo conto il legame che esiste tra il governo dello stato di polizia con il governo della guerra, della complicità con il genocidio in corso in Palestina, con il carovita e l'attacco alle condizioni di vita e di lavoro....
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