🔴 Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina:
I "centri di distribuzione di aiuti" sionisti-americani sono trappole mortali di massa e uno strumento per gli sfollamenti forzati.
Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina afferma che l'annuncio dell'occupazione di aprire "centri di distribuzione di aiuti umanitari" in varie aree della Striscia di Gaza – gestiti direttamente dall'occupante sionista e finanziati e sponsorizzati dagli Stati Uniti – equivale a creare trappole mortali collettive. Questi siti servono come punti di arresto e strumenti per consolidare politiche razziste, pubblicizzate sotto una parvenza "umanitaria" mentre in realtà fanno parte della guerra genocida e dell'Olocausto commessi contro il nostro popolo. Si verificano
nel contesto di una continua campagna di assedio e sterminio che prende di mira i civili – in particolare bambini, donne e anziani – e rappresentano uno dei programmi di sfollamento dell'occupazione.Il Fronte considera questi centri come componenti di un apparato politico-militare integrato volto a svuotare la Striscia dei suoi abitanti e a separarli dalle loro case, dai loro campi e dalle loro città attraverso una pressione umanitaria diretta: impedendo agli aiuti di raggiungere le aree residenziali per costringere le persone a convergere in punti specifici, completamente controllati dall'occupazione. Questi luoghi diventano quindi punti di accesso per espulsioni e detenzioni di massa, una rivisitazione soft-focus dei campi di concentramento nazisti che Netanyahu sta cercando di replicare.
Il Fronte Popolare mette in guardia il nostro popolo dal cadere in queste trappole mascherate e sollecita le masse a esercitare estrema cautela e a non lasciarsi attirare da falsi slogan "umanitari" lanciati dagli assassini e dai loro sostenitori.
Il Fronte chiede inoltre alle organizzazioni internazionali e per i diritti umani di indagare immediatamente sullo scopo e il ruolo di questi centri, di porre fine alla silenziosa complicità nei crimini dell'occupazione, di denunciare questo nuovo strumento della sua guerra sporca e di insistere sul fatto che l'alternativa appropriata rimangano le agenzie delle Nazioni Unite che operano a Gaza – in particolare l'UNRWA – che possiedono il personale, la logistica, l'efficacia e il mandato legale per gestire la distribuzione degli aiuti.
La lotta del nostro popolo per la dignità e la libertà non può essere ridotta a una pagnotta, né a punti di distribuzione controllati dall'occupante.
Ribadiamo: la dignità nazionale viene prima di tutto. Il nostro popolo non si sottometterà e non si lascerà trascinare nel tentativo dell'occupante di progettare nuove realtà territoriali e demografiche con il pretesto degli "aiuti".
Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina
Dipartimento Centrale dei Media
27 maggio 2025
🚨 ULTIMA ORA: Il meccanismo di "distribuzione degli aiuti" sionista-statunitense, che consiste in campi di concentramento progettati per trasformare gli aiuti in armi, è fallito catastroficamente poche ore dopo la sua attuazione.
I membri delle compagnie americane hanno abbandonato il sito e sono fuggiti, mentre le IOF hanno iniziato a sparare indiscriminatamente. Un elicottero ha iniziato ad aprire il fuoco sulla folla.
Le fazioni palestinesi hanno avvertito del pericolo di questo schema e hanno esortato i cittadini di Gaza a rimanere vigili. Il complesso è ancora in uno stato di caos.
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