martedì 16 luglio 2024

Terremoto L'Aquila, confermata in appello la sentenza shock: "Nessun risarcimento per sette studenti morti"... UNA VERGOGNA DENUNCIATA DA ALCUNI GENITORI DEGLI STUDENTI, CHE SOSTENIAMO

 

 DISUMANA COME HA DETTO IL PAPÀ DI NICOLA BIANCHI

"Una sentenza disumana, come possono dare la colpa a sette ragazzi che sono morti tra le macerie?". A parlare è Sergio Bianchi, padre di Nicola (22 anni) una delle vittime del sisma de L'aquila, a poche ore dalla sentenza della Corte d'Appello che ha negato il risarcimento per i familiari di sette vittime (tutti studenti) poiché questi ultimi hanno assunto una "condotta incauta".


 CHE MOSTRA LA SFIDUCIA NELLA GIUSTIZIA BORGHESE

"A lui e agli altri studenti dissero di dormire sereni a casa perché non c'era alcun pericolo. Ho parlato al telefono con mio figlio poche ore prima e mi aveva rassicurato dicendomi che erano venuti gli scienziati a L’Aquila e gli avevano detto di stare tranquilli. – racconta il padre del giovane, Sergio Bianchi – Io ho denunciato la commissione Grandi Rischi e oggi è arrivata questa sentenza che non è altro che una vendetta per colpire me".

CHE ASSOLVE I VERI COLPEVOLI


 
In questo processo, in entrambi i gradi di giudizio, non è stato infatti riconosciuto il nesso causale tra la condotta delle vittime e i messaggi rassicuranti lanciati cinque giorni prima del sisma dalla commissione Grandi Rischi. In parole povere, rientrare in casa quella notte è stata una loro scelta secondo i giudici. "Ma io non mollo – annuncia ancora Sergio Bianchi – e farò ricorso in Cassazione. Dopo 15 anni non credo più nella giustizia italiana, ma non voglio smettere di lottare".

Sentenza choc per il sisma dell’Aquila, nessun risarcimento e spese legali a carico dei parenti di 7 vittime: “Condotta incauta”

L’appello conferma il verdetto di primo grado che aveva scagionato la Presidenza del Consiglio dei ministri da ogni responsabilità per la morte di sette studenti

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