Il 1° luglio scorso ci sono state manifestazioni di protesta
in diverse parti del mondo contro l’Operazione Kahaar lanciata dal governo
bramanico fascista indiano con a capo Narendra Modi per spazzare via i “maoisti”
dalle foreste, perché il governo vuole mano libera, non vuole nessun
impedimento alla svendita di fatto delle foreste e dei grandi giacimenti di
materie prime che vi si trovano.
È questo uno degli aspetti che denuncia nei propri
comunicati il Partito Comunista dell’India (Maoista), e tanti fattori lo confermano
quotidianamente: l’attuale governo è impegnato a costruire strade e ferrovie nel
mezzo delle foreste per permettere l’ingresso alle forze militari che servono a
combattere le popolazioni locali e il PCI (Maoista) che ne guida le lotte e a
proteggere i padroni capitalisti che ricevono dal governo le terre da
sfruttare.
Uno degli esempi più vicini è segnalato dalla denuncia
partita dal Dipartimento forestale del Karnataka (Stato centromeridionale) per
l’affitto del terreno - trasferimento di 401,57 ettari di terreno che
fanno parte della foresta di Sandur a Ballari - deciso dal ministro del Governo
centrale per l'acciaio e le industrie pesanti alla Kudremukh Iron Ore Company
Limited (KIOCL) che ha l’intenzione di aprire miniere.
Questa multinazionale dell'estrazione mineraria è già stata accusata
in passato di diverse violazioni.
"Se viene dato il permesso per l'estrazione mineraria, - dicono al Dipartimento - 99.330 alberi saranno abbattuti e distrutti. Se la fitta foresta viene distrutta, sorgeranno problemi di erosione del suolo e inondazioni"... e la conseguente cacciata, attraverso l'attuale genocidio delle popolazioni tribali!
La lotta contro l’Operazione Kahaar continua, perché, come
dice il PCI (Maoista)
“Nel movimento popolare di oggi, da una parte ci sono tutte
le forze padronali e i loro agenti al governo che ballano la loro musica,
dall'altra ci sono le grandi masse, lavoratori, studenti, intellettuali e
impiegati che restano legati al movimento. Le masse oppresse a livello
internazionale esprimono la loro più profonda fratellanza a queste forze. Le
chiamano a opporsi alle multinazionali che investono nel nostro paese capitali
che grondano sangue del popolo e a costringerli a riprendersi le loro ricchezze.
Dobbiamo accelerare i movimenti antimperialisti e la lotta di classe degli
oppressi nel mondo, forgiando una salda fratellanza tra le classi oppresse di
tutto il mondo. Per quanta repressione e aggressioni militari impongano alle
masse, nessun fascista sarà perdonato. Faranno la fine di Hitler e anche qui il
popolo otterrà la vittoria, la storia dimostrerà questa verità”.
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