I cosiddetti balneari, e cioè i padroni che hanno ricevuto in concessione dallo stato per decine di anni enormi quantità di spiagge pubbliche – sottraendole alla fruizione di tutti – che pagano un canone annuo irrisorio e fanno enormi profitti sulla pelle di lavoratrici e lavoratori spesso in nero o sottopagati, sono in difficoltà perché una legge europea impone ai governi di mettere fine alle concessioni e indire gare pubbliche.
I balneari hanno ripetutamente “ricordato” alla Meloni e al suo governo che per salvaguardare i loro profitti è necessario darsi da fare per contrastare la Bolkenstein, così si chiama la legge, ma fino a questo
momento la risposta è stata al massimo una proroga…È per questo che questa vera e propria lobby nera, “clientela”
speciale della Meloni, è tornata alla carica inviandole una lettera, anche perché
la situazione si è complicata dal rigetto da parte dei giudici dei loro vari
ricorsi legali.
Piangendo miseria, tipico dei padroni, parlano perfino “in
nome anche degli oltre 300.000 lavoratori che hanno trasformato i
litorali in una delle mete più ambite per il turismo di tutto il mondo”, e non
poteva mancare “l’interesse nazionale” sbandierato ad ogni occasione dalla
Meloni: “Risulta fondamentale che si arrivi a una ferma presa di posizione nei
confronti della Commissione Europea, anche in considerazione dell'ultima
sentenza della Cgue che non potrà che avere riflessi negativi sulla qualità
oggi garantita dal settore, causando pesanti ricadute negative sull'economia
nazionale”.
E per farsi capire meglio la lettera non poteva che
chiudersi con un “invito” alla Meloni “di dare seguito all'impegno che ha
preso anni fa, quando si è schierata dalla nostra parte contro
un'interpretazione errata della direttiva Bolkestein”.
Quanto sia schierata dalla loro parte la fascista Meloni lo
abbiamo scritto in questo post: https://proletaricomunisti.blogspot.com/2023/01/pc-24-gennaio-meloni-mettere-in.html
Viste le diverse contraddizioni da gestire a livello europeo,
non si sa se la Meloni potrà mantenere “l’impegno che ha preso anni fa”
in cambio dei voti e quanto questo possa contribuire a minare la “stabilità del
governo” di cui si riempie la bocca.
(La notizia è riportata dal Sole 24 Ore del 18 luglio 2024)
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