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Forte solidarietà al delegato sindacale di fabbrica e compagno di lotta Slai Cobas sc, Sebastiano Lamera, colpito dalla repressione per avere sempre con grande coerenza sostenuto la lotta dei popoli oppressi come il popolo palestinese. Sebastiano ha ricevuto un provvedimento di "foglio di via", cioè gli viene impedito di andare a Milano la citta cuore della lotta delle comunità palestinesi da mesi e mesi contro il genocidio messo in atto da Israele.
Se toccano uno toccano tutti, giù le mani da Sebastiano! Chi lotta da sempre in difesa dei diritti dei lavoratori, degli operai, contro le morti sul lavoro, contro la guerra imperialista, a sostegno dei popoli oppressi non è un criminale.
Il provvedimento repressivo contro Sebastiano rientra nella più ampia azione repressiva moderno fascista che il governo attuale Meloni vuole imporre sempre più a tutti coloro che lottano contro le ingiustizie sociali e in difesa di diritti basilari.
Ritiro immediato del foglio di via!
Lottare contro sfruttamento e oppressione e a sostegno dei popoli oppressi non è reato!
Lavoratori e lavoratrici Slai cobas di Taranto
Denunciamo il grave atto di repressione che ha colpito un nostro compagno, operaio della Tenaris Dalmine, responsabile dello Slai cobas a Bergamo/Milano, Sebastiano Lamera, in tutti questi mesi molto attivo nelle manifestazioni dei sabati a Milano per la Palestina - e colpito proprio per questo.
Questo compagno è stato a Taranto in alcune occasioni di iniziative di lotta, di assemblee, e in particolare alle portinerie dell'ex Ilva, portando con la sua presenza e interventi il legame che c'è e che deve crescere sempre più tra le avanguardie operaie per essere forti contro padroni e governi.
Sebastiano
è tornato recentemente in Puglia per partecipare attivamente alla
manifestazione contro il G7 di Fasano, insieme a una delegazione di
giovani operai immigrati di Bergamo; dal palco alla conclusione del
corteo, Sebastiano ha lanciato un forte appello come proletari ad unirci
ed elevare la lotta contro questo sistema di miseria, sfruttamento,
guerra, repressione.
Facciamo appello anche a Taranto, in primis ai lavoratori, lavoratrici, agli operai dell'ex Ilva e appalto, ai compagni e compagne dei movimenti di lotta e in particolare a tutti coloro che si stanno mobilitando per la Palestina ad esprimere la loro solidarietà a Sebastiano, e a chiedere la revoca del provvedimento di "foglio di via" da Milano.
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Si possono mandare messaggi direttamente a Sebastiano: WA 3355244902 - e mail: sindacatodiclasse@gmail.com e allo Slai cobas sc WA 3519575628 - e mail: slaicobasta@gmail.com
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