Continuiamo la mobilitazione per la Palestina e contro la repressione:
24 giugno alla prefettura contro i decreti sicurezza.
Questa
mattina è stata notificata un’altra denuncia a una studentessa per
fatti relativi ad una manifestazione cittadina per la Palestina. Si
tratta dell'ennesimo provvedimento, un chiaro segnale di accanimento e
tentativo di intimidazione in questi mesi nei confronti della stessa
persona.
Questo continuo bersagliamento non è altro
che una manifestazione della debolezza e dell'incapacità di un sistema
che non sa come rispondere alle reali necessità di un'intera popolazione
in una fase in cui il coinvolgimento del nostro paese nell’escalation
militare e nel genocidio in corso in Palestina non può essere
assolutamente messo in discussione.
Questo
attacco portato avanti dalla questura locale si inserisce in perfetta
sinergia con il Governo Meloni che si appresta a peggiorare le politiche
repressive degli ultimi 30 anni votando i nuovi (si fa per dire)
decreti sicurezza che mirano ad inasprire ulteriormente tutte le pene,
in particolare riguardo le manifestazioni di dissenso. Si tratta di un
tentativo disperato di esercitare un controllo maggiore su una
popolazione sempre più consapevole delle carenze strutturali di chi ci
governa e dell’aggravarsi della crisi sociale ed economica.
Non
ci faremo intimidire però, come in tutto l’anno le manganellate e i
vari provvedimenti a studenti e studentesse nelle piazza in tutta Italia
non hanno fermato le mobilitazioni per la Palestina anche nelle
università, continueremo a lottare ed organizzarci a partire dal
prossimo 24 giugno data di mobilitazione nazionale contro i decreti
sicurezza in cui scenderemo in piazza sotto la Prefettura qui a Bari.
Nessun commento:
Posta un commento