L’imperialismo italiano è nel pieno della sua azione
guerrafondaia; il governo guidato dalla fascista Meloni, attraverso il ministro
della guerra Crosetto instancabilmente propone “innovazioni” nei rapporti con
tutta la società e gira per il mondo alla ricerca di accordi militari ed
economici.
Mentre la portaerei Cavour è in viaggio verso la Cina, Crosetto
ha appena presentato al Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della
Repubblica) il nono pacchetto di aiuti all’Ucraina “elencando la lista di armi
ed equipaggiamenti che l'Italia si appresta a fornire a Kiev.” “Da
indiscrezioni” dice l’Agenzia Nova, visto che il tutto è coperto dal segreto,
“sappiamo che le forniture militari includerebbero una serie di sistemi di
armamenti offensivi, il Sistema di difesa aerea Samp T e forse armi a
lunga gittata.” Sistemi di “difesa” che in realtà possono attaccare
direttamente il territorio russo e quindi dare un’altra spinta all’allargamento
della guerra.
“Una parte del Parlamento è all'oscuro” dice un esponente di Avs, e proprio questo è il modo di agire di
questo governo del fascista “me ne frego” di istituzioni e delle sue regole! soprattutto quando si parla di guerra e dei relativi profitti delle multinazionali come Leonardo, Fincantieri ecc.Crosetto in questi giorni è stato in Azerbaijan “Paese … strategico,
a causa della maggiore popolazione nel Caucaso meridionale, dell’economia in
più rapida crescita al mondo”, per i contatti sul gas e la vendita di armi: “Lo
scorso anno, inoltre Leonardo ha siglato un contratto per dotare di alcuni
C-27J l’aeronautica di Baku, all’interno di un più ampio programma di
ammodernamento delle forze armate azere, con la tecnologia italiana in
primo piano.” (Formiche.net)
Ma Crosetto non si ferma qui, è pieno di iniziative; vuole che tutta la società condivida le scelte sue e del governo in tema di guerra! E per questo, riporta la Repubblica, ha formato il “Comitato per lo sviluppo e la valorizzazione della cultura della Difesa”: “Professori universitari, giornalisti, economisti ed esperti comunicatori sono stati scelti dal ministro per far parte di una sorta di think tank della Difesa nel governo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni” perché, dice Crosetto,
“Viviamo tempi di rapidi cambiamenti e la Difesa deve essere sempre un passo avanti, anche dal punto di vista culturale e dell’elaborazione del pensiero… Servono approcci innovativi per continuare a essere efficaci nel garantire la sicurezza della Nazione e sono convinto che un dialogo strutturale tra il mondo militare, il sistema universitario, l’industria di settore e l’ambiente dell’informazione sia uno strumento essenziale per conseguire l’obiettivo”.E Crosetto continua: "L’iniziativa ha lo scopo di
creare una mutua contaminazione reciprocamente vantaggiosa con il mondo civile,
attraverso un sistema dinamico di relazioni con i principali attori
istituzionali, con la società e con il mondo del lavoro.” E visto il “complesso quadro geopolitico,
dovrà cambiare la percezione dello Strumento militare nazionale rispetto al
passato”.
E come
pensa di fare Crosetto? Dicendo chiaramente che la guerra crea sviluppo,
posti di lavoro ed entrate!
“Occorre divulgare - aggiunge il ministro - che gli
investimenti in ricerca e sviluppo nel settore risultano fecondi non solo
per la Difesa sotto il duplice profilo dell’operatività dello strumento
militare e dello sviluppo industriale, ma anche per il sistema Paese in termini
di incremento dei livelli occupazionali, di sviluppo complessivo del sistema
industriale, di leadership tecnologica, di incremento della crescita e dunque
delle entrate.”
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