Oggi giornali, edizioni di giornali rai, riferendosi a dati emersi da PISA 2018 Programme for International Student Assessment, dicono che questi dati, da cui emergerebbe che i giovani "non capiscono quello che leggono", sono allarmanti. Chiaramente nessuno denuncia che cosa è diventata la scuola italiana, in cui istruzione generale, fornire strumenti di sapere critico, cultura non hanno posto, e in cui vi è solo, a livello di massa, quella minima istruzione funzionale al fatto che al massimo in futuro questi giovani dovranno essere forza lavoro per il capitale o esercito di riserva; o corpi per l'esercito, le Forze armate in genere (i cui rappresentanti militari entrano nelle scuole e sempre più "sostituiscono" gli insegnanti civili).
Ma se i giovani "leggono ma non capiscono", un Ministro della Cultura non legge proprio...
Da una nota arrivata questa mattina:
"Lo scorso giovedì sei luglio si è svolta la cerimonia di premiazione del concorso Premio Strega per il 2023, esso è uno dei più ambiti trofei letterari italiani, e abitualmente della coorte dei giurati fa parte il Ministro della Cultura pro tempore; quest’anno, quindi, è toccato di presenziare – e di fornire la propria valutazione su quale fosse il libro migliore in gara al giornalista Gennaro Sangiuliano, attuale titolare del dicastero in questione.
Un passaggio dell’intervento dell’ex direttore del Tg2 della Rai, riportato dal giornale il Fatto Quotidiano del giorno successivo, è un esempio di comicità involontaria: «ho ascoltato le storie che sono espresse in questi libri finalisti e sono tutte storie che prendono e fanno riflettere. Ecco, proverò a leggerli»; naturalmente, la conduttrice della serata, la brava Maria Giuseppina Cucciari detta Geppy, è trasecolata, e ha risposto «ah, non… non li ha letti?», costringendo il politicante a cercare di salvarsi in corner sostenendo di voler «come dire, approfondire questi volumi».
A quel punto, era inevitabile che la brava conduttrice televisiva – che peraltro di mestiere fa la comica, quindi non si può dire manchi della battuta pronta – sintetizzasse da par suo il pensiero del povero governante, che preso in castagna non aveva trovato di meglio che una scusa davvero ridicola e puerile, che ci si aspetterebbe da un alunno delle scuole elementari pescato impreparato per una interrogazione, non certo da un “signore” laureato e detentore di un’importante carica elettiva: «cioé oltre la copertina… dentro. Un bell’applauso al nostro ministro»...
Bosio (Al), 13 luglio 2023
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova
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