venerdì 14 luglio 2023

pc 14 luglio - Mondo Convenienza - alla continuità della lotta padroni e Stato rispondono con la polizia

Mondo Convenienza, prosegue lo sciopero davanti ai magazzini: arriva la polizia

La protesta è iniziata mercoledì, : "Il crimine è lo sfruttamento, non lo sciopero"

Prosegue lo sciopero dei lavoratori della Veneta Logistic, la società che collabora con Mondo Convenienza e si occupa delle attività di consegna, montaggio e facchinaggio dei mobili. 
Una protesta organizzata a Volpiano e Settimo (oltre che nel resto d'Italia) dai sindacalisti Si Cobas iniziata nella giornata di mercoledì, ma che nella mattinata di oggi ha vissuto una nuova svolta, dopo che ieri alcuni dei dipendenti si erano rivolti alla questura di Torino e al Comune di Settimo per chiedere di tornare a lavorare. Si sono infatti presentate fuori dai cancelli di Settimo Torinese alcune camionette della

Polizia per riportare la situazione in condizioni di normalità e far passare alcuni dei camion che ormai da tempo stazionavano fermi all'esterno del magazzino.

Una presenza, quella delle forze dell'ordine, che ha generato reazioni da parte  dei lavoratori che ancora protestano per chiedere migliori condizioni di contratto, di orario di lavoro e di sicurezza. "Lo sciopero non è un problema di ordine pubblico, ma un diritto dei lavoratori - si legge in un post pubblicato su Facebook da Si Cobas Torino -: i lavoratori in sciopero non sono criminali, ma esercitano la libertà sindacale. Criminale è questo sistema di sfruttamento e oppressione in crisi che fa pagare l'economia di guerra alla classe lavoratrice. Noi la crisi non la paghiamo, paghino i ricchi".

Amaro il commento di Marco Grimaldi, parlamentare e vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra: "Per l'ennesima volta si usa la forza. Basta, è intollerabile. I lavoratori chiedono semplicemente di non essere sfruttati. Chiedono che ci sia un fine turno, che vengano loro riconosciuti straordinari e indennità di trasferta se sono fuori città, che il salario sia dignitoso, che il lavoro sia sicuro. Le prefetture e le questure dovrebbero trattare come crimine lo sfruttamento, non la protesta. Le forze dell’ordine difendano l’umanità, non il diritto al profitto".

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