Redazione Diogene*
In Italia, si stima che ci siano oltre 3 milioni di lavoratori in situazione irregolare o che operano nel cosiddetto mercato nero. Inoltre, vi sono 3,8 milioni di lavoratori che vivono in condizioni di povertà, ricevendo una retribuzione annuale pari o inferiore a 6.000 euro. Questo allarme è stato sollevato da Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, durante la sua relazione alla 41ª assemblea annuale dell’organizzazione.
Secondo Gardini, “gli ultimi dati disponibili indicano che il 10,2% dei lavoratori vive in povertà relativa, un numero che sale al 17,3% per gli operai e al 18,3% per gli occupati nelle regioni del Sud”.
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