lunedì 27 marzo 2023

pc 27 marzo - MILANO È ANTIFASCISTA. SOLIDARIETÀ AL CS LAMBRETTA. VERSO IL 25 APRILE

Ieri pomeriggio in tante realtà milanesi, dai collettivi agenti al cs (Mutuo Soccorso; Friday For Future; Brigate Solidarietà, agenti nel periodo caldo del Covid; ai Collettivi Studenteschi) a Memoria Antifascista, da proletari comunisti a RC, dai cs Transiti a Zam, a compagne e compagni dell'Anpi, hanno partecipato al presidio in solidarietà al cs Lambretta attaccato sabato notte da una squadraccia fascista, che aveva deturpato i murales antifascisti e internazionalisti e rotto alcune finestre, ma che sono stati respinti dalla determinazione dei compagni. Come è stato ricordato dalle compagne del Lambretta al microfono,

attacchi che si sono intensificati sin dalla serata del corteo nazionale nel ventennale per Dax, come sottolineato dal comunicato di convocazione:

“Da sabato 18 Marzo, giorno della manifestazione dedicata alla memoria di Dax, si sono verificati vari episodi di violenza nei nostri confronti, con diverse intensità. Nella notte di sabato 25 marzo, un gruppo di fascisti ha attaccato il nostro spazio sociale, armato di bottiglie, catene, bastoni, vernice e spray.Fortunatamente, lo spazio era presidiato dai nostri compagni e compagne, che sono riusciti a mettere in fuga il gruppo reagendo prontamente all'aggressione. Purtroppo il bilancio è di alcune finestre rotte, e la facciata del nostro spazio sociale è stata imbrattata di nero. Questa è la solita modalità neofascista nei confronti di realtà che praticano solidarietà, mutualismo e sostegno al quartiere. Quello che abbiamo subito questa notte è un attacco squadrista organizzato che si inserisce all'interno di un clima politico pericoloso, fomentato dalla destra di questo paese. Vogliamo essere chiari fin da subito per evitare strumentalizzazioni da parte di giornali e questura: non è una guerra tra bande, la nostra realtà porta avanti un lavoro politico solido e strutturato da tanti anni, che viene minato da episodi come questo.” 

Ringraziando le realtà che sono intervenute in solidarietà e ribadendo la fermezza nella difesa del posto e delle sue attività nel quartiere e in città, in particolare antifascista:

“Dopo l attacco squadrista di ieri notte in tante e tanti solidali del quartiere e della città si sono raccolti oggi per portare la propria solidarietà al Centro Sociale Lambretta. Lo diciamo chiaro: come ieri notte i fascisti sono stati respinti e allontanati, questo succederà sempre. Ai nostri posti ci troverete.”

Come compagni di proletari comunisti siamo intervenuti, innanzitutto per portare la nostra solidarietà ricordando che l'attacco al Lambretta è un attacco portato a tutti, ma anche per chiarire alcune questioni emerse dagli interventi delle compagne del cs: come "la definizione del governo Meloni come governo di estrema destra, che come gli altri prima o poi se ne andrà", a questo abbiamo chiarito la nostra definizione del governo come governo di fascisti che fanno i fascisti, al servizio degli interessi della borghesia. Che non se ne andranno da soli e che occorre costruire un fronte unito degli antifascisti e antimperialisti per farla finita.

Chiarendo anche che gli attacchi delle squadracce sono coperti dal governo, ma che il governo gli attacchi li fa in proprio, dagli studenti ai migranti, dagli sgomberi alla Resistenza. Un governo che ci trascina in guerra imperialista, dove avanza l'ipotesi nucleare, e che questa guerra per primo la fa ai migranti, ricordando Cutro. Un governo che non si presenta parte civile al processo per Piazza della Loggia, 28 maggio 1974 a Brescia, che di fatto significa rivendicare di essere tra gli autori di quelle stragi. Un governo che attacca la Resistenza Partigiana, guidata dal Pcd'i di Gramsci, una guerra di popolo contro la barbarie nazi/fascista, dalle fosse Ardeatine al concetto di guerra patriottica per cercare di legittimare il fascismo come un regime "buono". Concludendo si è affermato che questo non possiamo permetterlo e che dobbiamo impugnare il lascito e la memoria storica, che i/le Partigiani/Partigiane ci hanno consegnato col loro sacrificio e il loro/nostro sangue. E dirsi antifascisti significa praticare l'Antifascismo Militante

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