Un corteo di 200 manifestanti aperto dal Sindacato Nazionale dei Giornalisti Tunisini e dal Comitato Nazionale per la Liberazione di Ghassen Ben Khalifa ha attraversato il centro della capitale tunisina e terminando di fronte alla sede del ministero degli interni, presenti molti giovani e attivisti politici e sociali.
Durante lo svolgimento del corteo dai balconi e dai caffè, dalle bancarelle dei commercianti informali generale approvazione, alcuni adolescenti si sono uniti strada facendo attirati dagli slogan contro la violenza poliziesca (che in soli due giorni ha lasciato sul terreno due giovani del commercio informale in due episodi differenti), "Abbasso lo Stato di polizia di Kais Saied", "poliziotti cani" e "Liberate il figlio del popolo Ghassen".
In centro si teneva anche un meeting internazionale di donne sponsorizzato da attori internazionali come agenzie legate all'ONU, le cui partecipanti si sono comunque fatte trovare all'ingresso e hanno salutato il corteo.
Intanto sono scadute le 48 ore di isolamento, gli avvocati hanno visto il compagno e hanno riferito quanto segue:
- è accusato di essere attivo in una pagina facebook islamista;
- gli avvocati perseguono la linea di un controllo tecnico per dimostrare che l'indirizzo ip del compagno è stato piratato;
Infine hanno riferito che Ghassen ha un morale alto, ringrazia chi ha manifestato per lui e tramite gli avvocati ha dichiarato:
1) il suo legame con tale sito è una montatura;
2) ritiene di essere stato arrestato per la sua attività contro la normalizzazione con Israele e di sostegno alla Palestina;
3) da due giorni è in sciopero della fame per protesta;
4) è costretto a condizioni di detenzione molto dure: deve dormire su una sedia e non ha diritto alle medicine di cui ha bisogno.
La
solidarietà attiva per Ghassen ha superato i confini nazionali, oggi
è previsto un sit-in di protesta a Montreal (Canada), mentre domani
anche a Sfax (la seconda città della Tunisia) vi sarà un'altra
manifestazione.
Intanto il Comitato per la Liberazione di Ghassen Ben Khalifa ha rilasciato oggi un comunicato stampa in cui si continua a chiedere il rilascio immediato di Ghassen, si denunciano gli abusi finora subiti e si ritengono responsabili il ministero dell'interno ed il presidente della repubblica chiedendo di permettere al medico personale di Ghassen di visitarlo. Il comitato ritiene inoltre che il vero motivo di tale montatura sia la sua posizione politica contraria all'autorità, che adotta con continuità con i regimi precedenti politiche di povertà e repressione , nonostante le sue rivendicazioni popolari.
Il Comitato infine afferma che se domani domenica 11 settembre allo scadere dei 5 giorni di arresto preventivi, questi dovessero essere prorogati, ciò sarà considerata una "seria provocazione" ed il comitato procederà con una necessaria escalation di protesta.
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