400 lavoratori, lavoratrici ieri hanno riempito la sala Dumbo a Bologna per l'assemblea nazionale in preparazione dello sciopero generale nazionale dell'11 ottobre. Si è svolta in un clima combattivo, riscaldato in alcuni momenti anche dagli slogan dei lavoratori, soprattutto immigrati, venuti dalle lotte dure, difficili, represse, ma mai sconfitte, della logistica ("la lotta è dura ma non ci fa paura..." e altri).
Un'assemblea rappresentativa delle effettive realtà di lotta, sia dei lavoratori e lavoratrici, operai di fabbrica, realtà sociali di lotta, che delle organizzazioni sindacali combattive e di classe, il Si.cobas e Slai cobas per il sindacato di classe, che da tempo stanno lavorando per lo sciopero dell'11 ottobre.
Tanti sono stati gli interventi, soprattutto delle realtà di lotta, come gli interventi delle organizzazioni sindacali sulle ragioni sempre più urgenti dello sciopero generale, sul significato importante per tutti i lavoratori dell'11 ottobre per unire, elevare le lotte in corso nei vari posti di lavoro in una lotta generale contro padroni, governo, ma anche contro i sindacati collaborazionisti (come diceva uno striscione nella sala), e cominciare a far pesare a livello nazionale i lavoratori per cambiare i rapporti di forza.Riportiamo il link del video dell'intera assemblea realizzato dal Si.cobas per restituire a tutte le lavoratrici, lavoratori, giovani, donne, compagni il dibattito che c'è stato:
https://it-it.facebook.com/sicobas.lavoratoriautorganizzati.9/videos/2798674047047434/
Un dibattito, in alcuni momenti, e secondo noi questo è ancor più necessario, anche franco, che non vuole nascondere i problemi del cammino necessario per una battaglia comune sindacale di classe, combattiva e anticapitalista (su questo invitiamo ad ascoltare gli interventi - che pubblichiamo in altri post - dello Slai cobas sc).
L'assemblea si è conclusa con una bozza di mozione - che ancora deve essere definita - sia perchè
all'atto della sua lettura molti erano dovuti andare via, sia perchè venga migliorata affinchè risponda e sia in sintonia con le lotte avanzate dei lavoratori su tutti i campi dello scontro attuale ma anche perchè il suo messaggio, la sua piattaforma venga riconosciuta pure dai lavoratori ancora non in lotta, dovunque siano.La riuscita dell'assemblea del 19 ha fatto miseramente fallire il tentativo di buona parte dei sindacati di base, con il loro defilamento all'ultimo momento, di indebolire il lavoro per lo sciopero generale. In realtà si è dimostrato che è importante l'unità di tutte le realtà per la riuscita dello sciopero, ma questa unità o è al servizio della crescita della lotta combattiva, di classe dei lavoratori, o diventa una catena che prima o poi si rompe. E, come è stato detto in assemblea al Si.cobas in particolare: non si può sollevare una pietra (l'intersindacalità), che poi rischia di cadere sui piedi, se non si opera nello stesso tempo per l'autonomia delle realtà di classe e combattive.
la locandina/volantino, con la parola d'ordine, portata a Firenze dallo Slai cobas per il sindacato di classe |
Questo battaglia contro padroni, governo, Stato la si può affrontare se tutte le lotte e le realtà, grandi o piccole che siano, soprattutto operaie, si uniscano, non si illudano di vincere da soli, per trovare invece insieme la strada difficile per opporre la guerra di classe dei proletari alla guerra che fanno padroni e governi, in autonomia/distinzione/contrapposizione dai sindacati confederali.
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