info da Comitato Lavoratori Delle Campagne
Durante il grande sciopero di ieri che ha coinvolto moltissimi settori, anche sotto l'ufficio immigrazione di Bologna è arrivata forte la richiesta di documenti per tutti e tutte. Dalle campagne alle città migliaia di lavoratori immigrati sono costretti allo sfruttamento per colpa di leggi razziste, tra cui gli ultimi decreti sicurezza o l'ultima sanatoria, a cui quasi nessun ha avuto reale possibilità di accedere. Provvedimenti che impediscono alle persone di ottenere un documento, di vivere e muoversi liberamente, di avere contratti di lavoro, una casa sicura in cui abitare, l'accesso ai servizi sanitari. La questione dei documenti è centrale e attraversa tutto il paese. Contro lo Stato e i padroni che fanno
profitto sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici, l'unica arma che abbiamo è la lotta.Sanatoria per tutti/e, repressione per nessuno/a!
.. anche i lavoratori delle campagne di Saluzzo sono scesi in piazza a Torino per lo sciopero generale nazionale, per chiedere contratti regolari, case e permessi di soggiorno. Una giornata di lotta unita, dalle fabbriche alle campagne, dalle scuole agli ospedali.
L'intervento di un lavoratore- tradotto dal francese
"Chi lavora in campagna è pagato male. Soffriamo, dormiamo per terra. Noi immigrati che siamo venuti a Saluzzo per la raccolta della frutta dormiamo per strada, ci sono persone che non hanno nemmeno un riparo. E poi molti non hanno documenti, perdiamo il permesso quando andiamo a rinnovarlo in questura. Siamo lì che lavoriamo ogni giorno senza casa e senza documenti. Per questo siamo qui per lottare. I decreti sicurezza sull'immigrazione sono decreti razzisti. Io vi posso dire questo: se vai a rinnovare il permesso di soggiorno, te lo rinnovano per un anno. però rimane per sette mesi in trattazione, e quando lo puoi andare a ritirare mancano tre mesi alla scadenza. Noi lavoriamo ogni anno e siamo mal pagati: i padroni pagano male in busta paga, io lo posso dire, non pagano le ore che facciamo. questo è pericoloso per noi. Perché noi siamo venuti qua per vivere, abbiamo lasciato le nostre famiglie o siamo scappati a causa delle guerre, se no non saremmo venuti a lavorare qui. Non siamo gente che non rispetta le regole. Ringrazio tutte le persone italiane che ci sostengono e che lottano per i permessi di soggiorno, per la sicurezza e la salute, per tutti gli immigrati e per tutti gli italiani. Grazie"
Un altro intervento in collegamento da Bologna su: https://www.ondarossa.info/newstrasmissioni/silenzio-assordante/2021/01/documenti-tutti-e-tutte-anche
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