martedì 26 gennaio 2021

pc 26 gennaio - DISUGUAGLIANZE DI CLASSE - NEL CAPITALISMO ANCHE SULLA PANDEMIA I RICCHI DIVENTANO SEMPRE PIU' RICCHI!

...e, per favore, non si tratta di inerzia e incapacità dei governi...!

"...più aumenta l’accumulazione la ricchezza, più aumenta la miseria. Per una legge necessaria del capitale. Questa miseria non è una povertà naturale, è una povertà necessaria per il capitale. Per Marx il disoccupato è un operaio a tutti gli effetti, lo chiama operaio non comandato rispetto all’occupato temporaneo e all’operaio comandato. Oppure l’operaio occupato si chiama esercito industriale attivo, quell’altro di riserva. Non comandato che però sta li. Marx dice, costretto ad un ozio forzoso. Costretto, come il lavoratore che deve aumentare l’orario di lavoro perché altrimenti viene gettato sul lastrico.
Il capitale sta realizzando la sua legge in maniera precisa, compito di noi comunisti è di conoscere queste leggi. Il comunismo diventa ad un certo punto una necessità storica, non un fatto di giustizia. È una necessità economica perché solo così puoi risolvere il problema della ricchezza e della miseria..." (da un intervento del Prof. marxista Di Marco ad un incontro con operai di Bergamo)

(Da Avvenire)

Con il Covid sono aumentate le diseguaglianze tra ricchi e poveri

Luca Mazza lunedì 25 gennaio 2021

Dall’inizio della pandemia il patrimonio dei primi 10 miliardari del mondo è aumentato di 540 miliardi di dollari. Ai più poveri potrebbero servire 10 anni per recuperare le perdite subite col virus... si tratta di una somma che sarebbe più che sufficiente a pagare il vaccino per tutti gli abitanti del pianeta e ad

assicurare che nessuno cada in povertà a causa del virus. Basti pensare che tra marzo e dicembre 2020, mentre la pandemia innescava la più grave crisi occupazionale degli ultimi 90 anni, lasciando centinaia di milioni di persone disoccupate o sottooccupate, il valore netto del patrimonio di Jeff Bezos è aumentato di 78,2 miliardi di dollari.

Ma quello di Mister Amazon non è un caso isolato. “Le 1.000 persone più ricche del mondo hanno recuperato in appena nove mesi tutte le perdite che avevano accumulato per l’emergenza Covid-19, mentre i più poveri per riprendersi dalle catastrofiche conseguenze economiche della pandemia potrebbero impiegare più di 10 anni”, si legge nel rapporto Oxfam. Con la ripresa dei mercati azionari le fortune dei miliardari hanno raggiunto i massimi storici: a dicembre la loro ricchezza totale aveva raggiunto gli 11.950 miliardi di dollari, l’equivalente delle risorse stanziate da tutti i Paesi del G20 per rispondere agli effetti della pandemia.

A essere “uguale” è la crescita delle disuguaglianze a livello globale. Tanto che, per la prima volta in un secolo, si potrebbe registrare un aumento della disuguaglianza economica in quasi tutti i paesi contemporaneamente... la Banca Mondiale prevede inoltre che entro il 2030 oltre mezzo miliardo di persone vivranno in povertà, con un reddito inferiore a 5,50 dollari al giorno.

"Potremmo assistere ad un aumento esponenziale delle disuguaglianze, come mai prima d’ora. – sostiene Gabriela Bucher, direttrice di Oxfam International - Una distanza tanto profonda tra ricchi e poveri da rivelarsi più letale del virus stesso”.

COVID: I RICCHI GUADAGNANO, PER I POVERI ALTRI 10 ANNI NERI

(Da La Bottega del Barbieri)
26 Gennaio 2021 
di Gianluca Cicinelli

“...Le mille persone più ricche del mondo in nove mesi hanno ripianato le perdite dell’emergenza della scorsa primavera e ora stanno guadagnando molto, mentre ai poveri occorreranno almeno dieci anni per riprendersi, cioè per tornare ai livelli di povertà del 2019 che ormai sembrano ricchezza...

...Il rapporto (rapporto pubblicato da Oxfam) evidenzia come la pandemia abbia acuito le disuguaglianze non solo economiche e sociali, ma anche razziali e di genere pre-esistenti... Per le donne il danno maggiore, in quanto costituiscono il 70% della forza lavoro nelle professioni sanitarie e tra i lavori sociali e assistenziali, ma a essere colpiti sono tutti. Prima del Covid a essere in condizione di povertà nei Paesi in via di sviluppo era la metà dei lavoratori, privi dell’indennità di malattia e di sussidi di disoccupazione. Il rapporto sottolinea anche le diseguaglianze etniche evidenziando il 40% di probabilità in più di morire di Covid per i brasiliani di radice africana rispetto alla popolazione bianca...

...se fosse stata instaurata una tassa una tantum sui profitti maturati sfruttando la crisi da 32 multinazionali, si sarebbe generata un’entrata di 104 miliardi di dollari nel 2020, ovvero quanto basta a coprire le spese per l’indennità di disoccupazione e per il supporto a bambini e anziani in tutti i paesi a basso e medio reddito...

...nello scorso dicembre la ricchezza totale delle mille persone più ricche al mondo aveva raggiunto la cifra di 11.950 miliardi di dollari, che corrisponde alla stessa cifra delle risorse stanziate da tutti i Paesi del G20 per contrastare la pandemia. E’ la prima volta in cento anni, sottolinea sempre il rapporto, che si registra un aumento della disuguaglianza economica in quasi tutti i Paesi contemporaneamente.

L’impressione che se ne ricava è che a fronte di ricchezze individuali che con una piccolissima tassazione risolverebbero i problemi di milioni di persone prevalga l’inerzia dei governi, l’incapacità, anzi la precisa mancanza di volontà come scelta politica. I profitti restano completamente privati e il debito completamente pubblico...

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