mercoledì 30 settembre 2015

pc 30 settembre - Governo Renzi regala ai padroni sgravi fiscali per fare più profitti, pagati dal popolo con nuove imposte sui beni di consumi

Fisco più leggero per le imprese. Uno sconto di 8 miliardi di euro 
estratti da articolo corriere della sera

 L’idea di fondo della Legge di stabilità è alleggerire di otto miliardi di euro il carico sull’intero settore produttivo del Paese. Ma soprattutto, di deciderlo subito per legge anche se le nuove aliquote scatteranno solo il primo gennaio 2017.
I tecnici di Palazzo Chigi puntano fin da ora a dare alle imprese la certezza della detassazione prevista fra poco più di un anno: la speranza è che ciò stimoli nuovi piani d’investimento da concretizzare poi nel 2017. 

… L’obiettivo è portare la pressione fiscale sulle imprese dall’attuale 31,4% dei redditi al 24%. L’ultima volta che l’Italia aveva ridotto la pressione fiscale sulle imprese (dal 37,2% al 31,4%) a Palazzo Chigi sedeva ancora Romano Prodi e il ministro dell’Economia era Tommaso Padoa-Schioppa: correva l’anno 2007.

Adesso l’operazione viene preparata negli uffici della presidenza del Consiglio e ormai siamo agli ultimi dettagli. Il taglio delle aliquote dovrebbe riguardare sia l’Ires, l’imposta sul reddito delle società, che la componente «profitti» dell’imposta regionale sulle attività produttive. In alternativa, se l’Irap non sarà ritoccata dopo la prima limatura dell’anno scorso, la sforbiciata all’Ires sarà più profonda in modo da centrare comunque l’obiettivo.

… Si tratterebbe di una nuova deviazione dalla norma europea di un bilancio vicino al pareggio, rimediata sulla carta da un’ennesima «clausola di salvaguardia»: si confermerà che, se il deficit va fuori linea, nel 2017 le imposte sui consumi saliranno per circa otto miliardi. 

Ma a Palazzo Chigi oggi si dà più importanza all’obiettivo di detassare le imprese, al punto che si lavora anche a un’altra idea: togliere completamente e per la durata di cinque anni sia l’Irap che l’Ires su tutti gli investimenti da zero, «greenfield», i progetti di un sito produttivo a partire da un «prato verde». La misura partirebbe dal 2016 con un costo stimato in 200 milioni sul primo anno, fino a salire progressivamente a un miliardo di euro al quinto anno. 

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