mercoledì 16 aprile 2014

pc 16 aprile - NON SI ARRESTA, MA ANZI SI ALLARGA LA MOBILITAZIONE DEI LAVORATORI DELLE COOPERATIVE DELLE LOGISTICHE

SCIOPERO TERRITORIALE DI 4 ORE
GIOVEDI' 17 APRILE 2014 
MANIFESTAZIONE A TREZZO PARTENZA ORE 9 VIALE LOMBARDIA 38 
(davanti al magazzino ND-METRO)

A distanza di una settimana dall'aggressione agli scioperanti avvenuta davanti ai cancelli della LDD ex-Lombardini di Trezzo, tornano in piazza i 160 lavoratori delle cooperative di facchinaggio che hanno lavorato per anni nei magazzini della LD e che ora, la logica perversa dei subappalti, li vorrebbe  senza lavoro.
Quando invece il lavoro c'è, dato che nel magazzino di Trezzo sono state trasferite le stesse merci che venivano movimentate nei magazzini di Capriate e Vignate....ma non i lavoratori.

Per questo da 3 mesi continua la forte e giusta mobilitazione per difendere i posti di lavoro, contro lo schiavismo legalizzato dei subappalti, ma anche contro la repressione delle lotte sindacali con metodi squadristi come quella messa in atto a Trezzo venerdì 4 aprile all'alba.

per lo slai Cobas sindacato di classe
Sebastiano Lamera

seguono altri comunicati:


SCIOPERO E MOBILITAZIONE UNITARIA LOGISTICA
In risposta all’attacco del presidio lavoratori LD, picchiati fuori dal mag di Trezzo da una squadraccia di crumiri la scorsa settimana.
Per denunciare nuovamente il sistema caporal/mafioso dei subappalti che, tramite le cooperative, permette ai grandi gruppi della distribuzione di fare guadagni milionari sulle spalle dei lavoratori.
Per dare forza alle diverse vertenze che a decine sono esplose nei magazzini di tutta Italia.
Il coordinamento operai logistiche Slai Cobas s.c. lanciano una serie di iniziative a sostegno dell’unità delle lotte dei lavoratori della logistica, che culminerà con uno sciopero regionale di 4 ore dalle 8 alle 12 con manifestazione a Trezzo giovedì 17 aprile:
unità delle lotte della logistica
difesa dei posti di lavoro
contro la repressione padronale,
per il passaggio diretto e immediato in caso di cambio appalto a pari 
condizioni contrattuali,
contro la logica schiavista del subappalto.

INVITIAMO I SINDACATI DI BASE A SOSTENERE QUESTA LOTTA PROCLAMANDO 4 ORE DI SCIOPERO NELLE REALTA’ DOVE SONO PRESENTI
CHIEDIAMO A TUTTI/LE COMPAGNI E LE REALTA' DI MOVIMENTO A SOLIDARIZZARE CONCRETAMENTE CON LA LOTTA PARTECIPANDO ALLA MOBILITAZIONE.
GIOVEDI’ 17 APRILE H8 DI FRONTE AL MAGAZZINO ND/METRO A TREZZO VIALE LOMBARDIA 38.

Riuscito lo sciopero di 2 ore alla ND-Metro di Trezzo, nel duplice obbiettivo che si era prefissato:
1) costruire una piattaforma rivendicativa per la vertenza specifica fondata sul No alla mobilità, No cambi appalto=licenziamenti, il lavoro c'è, cassa integrazione in attesa del prossimo cliente, e su cui unire tuttti i lavoratori sulla necessità di muoversi subito per imporre una trattativa tutte le OO.SS e i loro delegati, in cui al tavolo ci sia anche la ND-Metro a garanzia dei posti di lavoro.
   2) proseguire e rafforzare il coordinamento operai delle logistiche, nato come risposta alla repressione padronale di venerdì 4 aprile contro gli operai ai cancelli della LDD di Trezzo, e che oggi sono tornati a Trezzo ancora più determinati a non mollare, coscienti che o vinciamo tutti, o perdiamo tutti, inoltre erano presenti anche delegazioni dalla Kuehne Nagel di Brignano, Italtrans di Calcinate, a dimostrazione della necessità che è fortemente presente tra gli operai di unire le lotte delle logistiche, per essere più forti contro il sistema di sfruttamento schiavistico degli appalti e delle cooperative.

Per questo i lavoratori hanno deciso anche di portare direttamente, nei vari magazzini logistici dove ci sono in corso lotte o vertenze, la necessità della solidarietà di classe e della mobilitazione per diventare tutti più forti difronte ai padroni delle logistiche. 

L'assemblea si è quindi conclusa annunciando una giornata di sciopero con manifestazione delle logistiche per la mattina di giovedì 17 aprile a Trezzo, sulle parole d'ordini:
unità delle lotte della logistica, per difendere i posti di lavoro, contro la repressione padronale, 
per imporre il passaggio diretto e immediato negli appalti conservando tutti i diritti, contro la logica schiavista del subappalto

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