NoTav: arrestati due studenti in valsusa
Questa
sera 30 agosto 2013 si e’ svolta una nuova passeggiata notturna in
clarea per ribadire la contrarieta notav al cantiere della vergogna,
della devastazione ambientale e dello sperpero di denaro pubblico.
L’iniziativa faceva parte della settimana di confronto e lotta di diversi collettivi universitari (l’universita’ delle lotte). Nel raggiungere il concentramento al campo sportivo di Giaglione un posto di blocco molto nervoso messo in piedi dai carabinieri ha fermato una macchina con due universitari che studiano e lavorano a Torino, spianando le armi e intimando l’alt. I giornali pro-tav (stampa e Repubblica) riportano il ritrovamento di un po’ di fuochi artificiali, maschere antigas e qualche petardo.
Nella notte, riportano ancora le cronache, pare essere andato a fuoco un pezzo del capannone della ditta geomont di Bussoleno: una trivella e due generatori sono rimasti carbonizzati. Come sempre, i quotidiani favorevoli all’alta velocita’ agitano lo spauracchio e si ricordano solo degli accadimenti che fanno comodo per costruire nemici ad arte e mostri da sbattere in prima pagina.
Incendi ai presidi No Tav e le auto danneggiate agli attivisti non fanno notizia. I due ragazzi arrestati sono attivi nei collettivi universitari di Torino e partecipano da anni alla lotta popolare in val susa.
Invitiamo tutti/e a non lasciarli soli e a fargli sentire forte la solidarieta’ di chi lotta.
Per lettere e telegrammi:
Davide Forgione – Paolo Rossi
Casa circondariale Lorusso- Cotugno
Via maria adelaide Aglietta 35 – Torino
L’iniziativa faceva parte della settimana di confronto e lotta di diversi collettivi universitari (l’universita’ delle lotte). Nel raggiungere il concentramento al campo sportivo di Giaglione un posto di blocco molto nervoso messo in piedi dai carabinieri ha fermato una macchina con due universitari che studiano e lavorano a Torino, spianando le armi e intimando l’alt. I giornali pro-tav (stampa e Repubblica) riportano il ritrovamento di un po’ di fuochi artificiali, maschere antigas e qualche petardo.
Nella notte, riportano ancora le cronache, pare essere andato a fuoco un pezzo del capannone della ditta geomont di Bussoleno: una trivella e due generatori sono rimasti carbonizzati. Come sempre, i quotidiani favorevoli all’alta velocita’ agitano lo spauracchio e si ricordano solo degli accadimenti che fanno comodo per costruire nemici ad arte e mostri da sbattere in prima pagina.
Incendi ai presidi No Tav e le auto danneggiate agli attivisti non fanno notizia. I due ragazzi arrestati sono attivi nei collettivi universitari di Torino e partecipano da anni alla lotta popolare in val susa.
Invitiamo tutti/e a non lasciarli soli e a fargli sentire forte la solidarieta’ di chi lotta.
Per lettere e telegrammi:
Davide Forgione – Paolo Rossi
Casa circondariale Lorusso- Cotugno
Via maria adelaide Aglietta 35 – Torino
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