... Centonove migranti soccorsi - al largo delle coste libiche
L'operazione è avvenuta a circa 30 miglia dalle coste libiche, dopo l'Sos lanciato attraverso un telefono satellitare e raccolto dalla centrale operativa delle Capitanerie di porto
Una
"spina nel cuore" così ha definito il Papa la tragedia
degli immigrati “che non deve più ripetersi”, durante la sua
visita a Lampedusa. "Sono qui per scuotere le coscienze",
ha annunciato.
La
visita del Papa ha “acceso i riflettori” su questa tragedia per
un giorno, ma non ha affatto scosso le coscienze. Il Papa ha
scaricato la colpa sulla “gente” in generale dicendo che “la
cultura del benessere [benessere per chi? ci vuole un bel coraggio a
parlare così già in generale, e poi proprio in un momento di crisi
come questo!] ci rende insensibili alle grida degli altri, ci fa
vivere in bolle di sapone, in una situazione che porta
all'indifferenza verso gli altri e che questa indifferenza è
globalizzata".
Proletari e masse popolari, un mare nel mare inarrestabile di milioni di visi e corpi sempre uguali e sempre diversi, una scia di morti che è una guerra vera e propria contro una parte dell'umanità. Una guerra fatta di corruzione, delinquenza, spietatezza avvolta nella carta bollata delle LEGGI di questo Stato firmate e controfirmate dall'attuale presidente NAPOLITANO, da Bossi e da Fini, che hanno inventato e tengono aperti QUESTI lager del nostro tempo, i centri di “accoglienza”:
“La vita all’interno del centro è disumana, con una persistente violazione della dignità della persona, non solo dei diritti umani”. La metà degli internati è riuscita a fuggire. “Non è tollerabile che, con una temperatura di 30 gradi, a ciascun migrante ristretto nel Cie di Milo venga fornita per 24 ore soltanto una bottiglia di un litro e mezzo di acqua e per giunta a temperatura ambiente. E poi il cibo è pessimo, mancano i frigoriferi e la sera persino l’assistenza sanitaria. La vita all’interno del centro è disumana, con una persistente violazione della dignità della persona, non solo dei diritti umani”. Unione delle camere penali in visita al Cie di Trapani, 24 luglio 2013.
E i responsabili di tutto questo, di queste torture, sono sempre al loro posto a godersi la vita!
Noi gioiamo ogni volta che si fugge dai CIE, i lager moderno-fascisti, ogni volta che si vincono battaglie importanti come quelle contro la rilevazione delle impronte che hanno fatto alcuni immigrati a Lampedusa, mentre il papa si è chiesto, facendo finta di non sapere, chi sono i responsabili di tutto questo; glielo ripetiamo forte noi: è l'imperialismo, l'insieme di quegli stati che rappresentano l'attuale sistema mondiale di sfruttamento e oppressione, sostenuto dalla chiesa, che controlla difende e ruba con le armi le materie prime di tutto il mondo, a cominciare dal petrolio, e che per fare questo scatena guerre e si nutre di tanta carne umana come il peggiore dei mostri mai esistito sulla faccia della terra.
La spina nel cuore si chiama imperialismo. Dobbiamo impegnare tutte le energie per riprenderci la memoria della nostra forza che è capacità di organizzazione perché chi non ha memoria non ha futuro e perché senza organizzazione non si raggiunge l'obbiettivo, per spazzare via con la nostra determinazione questo morto che si vuole mangiare tutto ciò che è vivo.
Nessun commento:
Posta un commento