L’ANPI DI TERNI CAVALLO DI
TROIA PER I CAMERATI DI CASAPOUND?
Il potere è una brutta
bestia, perché quando si è attaccati con il cemento alle poltrone tutto è
giustificabile.
Così capita che il Comune
di Terni, di pluridecennale gestione PD, vada ad intitolare una via alle
“vittime delle foibe”, senza neanche ragionare sulla questione, senza aprire una
discussione con la città, discussione che sarebbe necessaria, proprio per
restituire un po’ di verità storica alla questione. Quando si hanno problemi di
credibilità di tutt’altro genere, la verità storica sulle foibe può essere
sacrificata sull’altare delle alleanze per un’operazione mediatica basata sul
peggiore opportunismo che legittima di fatto l’ uso politico che la destra ed i
neofascisti fanno dell’evento a partire dalla nefasta approvazione della
cosiddetta “giornata del ricordo”.
Un’amministrazione
comunale senza qualità, come quella di Terni, a corto di soldi, sotto scacco
dalle lobby dei “monnezzari”, in affanno nel garantire lo status quo al sistema
politico-economico che le gira attorno, che puntualmente fa mancare il numero
legale in consiglio quando si tratta di votare un'atto d'indirizzo che chiuda
spazi ad associazioni neofasciste, non può certo mettersi di traverso col
centro-destra per il nome di una via.
Ben altri problemi nascono
quando l’A.N.P.I. di Terni, l’associazione che dovrebbe rappresentare i
partigiani, quelli che combatterono con le armi il fascismo, ma che nella nostra
città sembra essere la cinghia di trasmissione delle decisioni istituzionali e
del monopolio del PD in particolare, più che affermare i valori della resistenza
e la lotta contro il nazifascismo apre a bieche operazioni di ribaltismo e di
revisionismo storico di matrice nazionalista e fascistoide.
Accade cosi che dopo aver
espresso solidarietà ai due marò latitanti dall’India, accusati di aver sparato
su pescatori disarmati, la sezione provinciale dell’A.N.P.I., non trovi niente
di meglio da fare che partecipare all’inaugurazione di una via alle vittime
delle foibe, al fianco di un’associazione neofascista come
casapound.
Che l’ANPI debba sottostare agli “input” del governo della città,
è sotto gli occhi di tutti, ma c’è un limite alla decenza.
Un’associazione di
Partigiani dovrebbe avere la capacità di approfondire la questione foibe, allo
scopo di rendere giustizia alle vittime e di mettere di fronte alle proprie
responsabilità chi ha occupato i Balcani e costretto il popolo italiano a vivere
la parentesi più tragica della sua storia.
Condividere
un’inaugurazione del genere con un’associazione neofascista quale casapound
significa legittimare la loro azione, mettere allo stesso livello i milioni di
vittime dei campi di sterminio nazisti e fascisti (tra i tanti la risiera San
Saba o l’isola di Arbe) con alcuni episodi che hanno caratterizzato la
nostra guerra civile, come è stata -insieme a guerra di liberazione e guerra
rivoluzionaria- la Resistenza.
L’ANPI ternana, al
contrario da quella regionale o nazionale, dovrebbe ricordare, contro ogni
tentativo di impossibile riconciliazione della memoria storica -funzionale alla
legittimazione della barbarie fascista- chi erano gli aggressori e chi gli
aggrediti, non dovrebbe presenziare squallide operazioni qualunquiste e di
falsificazione della storia, comportandosi di fatto da cavallo di Troia per gli
squadristi del duemila.
Riteniamo necessario che
l'ANPI si assuma le proprie responsabilità politiche e per ciò chiediamo le
immediate dimissioni dei vertici della sezione provinciale.
RAT- Rete Antifascista
Ternana: Associazione "Buaba", Associazione "Interni
Stranieri", Associazione "Plaza de Mayo", Associazione "primidellastrada", Blob
Lgc.-Laboratorio comunicazione, circolo de "Il manifesto" Terni, CSA "Germinal
Cimarelli", COBAS comitati di base della scuola, Comitato antifascista cittadino di
Orvieto, Confederazione
COBAS, Curva Est, Giovani Comunisti, Partito Comunista dei Lavoratori, Partito
della Rifondazione Comunista, U.S.B. vigili del fuoco Umbria,
U.S.P.K
http://bgcterni.blogspot.com/
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