dal corriere della sera
Lapo Elkann (Fotoservizi)
ROMA – «Ho votato Grillo e direi sì ad un governo monocolore del
Movimento 5 Stelle». Il Grande Vecchio del teatro italiano, Giorgio
Albertazzi, 90 anni ad agosto ma ancora gagliardamente in scena con «Le
memorie di Adriano» a Roma al teatro Parioli, si ritrova allineato al
suo antico amico-nemico Dario Fo: entrambi supporter di Beppe Grillo,
dell’uomo che ha rivoluzionato il panorama politico italiano.Se il Palazzo e i partiti subiscono l’onda d’urto, attori e intellettuali lo hanno votato e ora lo incoraggiano. Albertazzi, ai microfoni di «Un giorno da pecora» su Radiodue condivide persino il parere positivo sul «primo fascismo» espresso dal capogruppo Movimento 5 Stelle alla Camera, Roberta Lombardi: «Ha totalmente ragione. E non soltanto all’inizio. Fino ad un certo punto, il fascismo ha cambiato l’Italia da paese agricolo a paese industriale, ha inventato l’aviazione, ha dato un’architettura, ha inventato i grandi conclavi della letteratura e l’Accademia della Crusca. È diventato atroce appena è diventato imperialista».
Grillo piace molto anche a Lapo Elkann, che lo spiega a Le Monde: «Alle ultime elezioni ho votato per qualcuno che non mi piace! Voglio vedere il mio Paese risplendere e non mi rassegno alla mediocrità della nostra classe politica, sono un patriota, amo l’Italia».
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