La Sapienza è antifascista
Camuffati e "ambientalisti". Ma pur sempre fascisti, che vengono riconosciuti subito... e contestati.
Propaganda e consenso. Sono questi i “sentimenti” che muovono la destra italiana, più o meno radicale, più o meno ripulita, ad affacciarsi ogni anno negli atenei di Roma e d’Italia. Ieri (11 marzo) l’ennesimo tentativo.
Azione Universitaria, gruppo vicino all’ala ex-AN del Pdl, organizza un’iniziativa per parlare di Ilva, intitolata “ILVA tra sviluppo, ambiente e lavoro” alla quale vengono invitati a partecipare l’onorevole Rampelli di Fratelli d’Italia e Bonelli, segretario dei Verdi. In una nota diffusa dall’organizzazione studentesca l’incontro sarebbe stato organizzato per discutere su “le conseguenze a livello locale e nazionale delle vicende giudiziarie legate all'acciaieria più grande d'Europa e per confrontarsi sul futuro sostenibile della politica industriale italiana, che tenga conto del diritto al lavoro, alla salute e del rispetto dell'ambiente".
Insomma un’iniziativa di stampo propagandistico, molto simile - sottolineeranno poi gli studenti presenti alla contestazione - a tutto quel "movimento di coscienze" nato nel corso di questa estenuante campagna elettorale, in cui tutti coloro che fino al mese scorso non si erano mai accostati a temi come l’ambiente o l’eco-sostenibilità, si scoprono ora paladini del pulito, del diritto alla salute, della sicurezza sul lavoro.
All’interno dell’Università La Sapienza ci sono collettivi, gruppi di studenti e studentesse, singoli studenti, che si battono ogni giorno su temi come questi, che ogni giorno costruiscono e legittimano la loro presenza negli atenei promuovendo iniziative e sostenendo lotte in ogni parte del Paese. Ieri, prima protestando e volantinando in tutto l’ateneo, poi allontanando dall’università i fascisti in doppio petto, hanno ribadito che La Sapienza non sarà mai a disposizione di chi vuole fare campagna elettorale speculando sulla salute e sul lavoro degli operai, così come hanno ribadito con forza che l’Università è il luogo del sapere, della cultura e quindi di un sentimento antifascista che non può che rappresentare il principio guida di ogni iniziativa organizzata al suo interno.
A fine giornata è lo stesso Rampelli a rilasciare dichiarazioni che legittimano di fatto la protesta messa in atto dagli studenti: “La contestazione subita stamane all'Università La Sapienza da parte dei soliti gruppettari comunisti non mi preoccupa, anzi, m'inorgoglisce perché disprezzo senza appello l'intolleranza ottusa che da decenni li anima”.
Insomma una dichiarazione a metà tra il “Me ne frego” e il “molti nemici, molto onore”, che non possono e non potranno mai trovare d’accordo chi si batte contro l’intolleranza, il razzismo, il fascismo.
Di seguito riportiamo il comunicato rilasciato da studenti e collettivi dell’università in merito alla giornata di ieri:
“Oggi nella facoltà di giurisprudenza " Azione Universitaria" ha organizzato un convegno dal titolo "ILVA tra sviluppo ambiente e lavoro" con invitati l'on. Rampelli di Fratelli d'Italia e il segretario dei Verdi Bonelli. Gli studenti della facoltà e dell'ateneo hanno deciso di contestare l'iniziativa convocata da "loschi figuri" che non hanno mai partecipato alla vita politica e sociale della facoltà.
Queste persone, infatti, si permettono di trattare l'argomento Ilva nonostante abbiano sostenuto durante il governo Monti le politiche d'austerity e il decreto "Salva ILVA" e che abbiano basato la loro campagna elettorale su una propaganda omofoba e razzista. Non concediamo spazi a questi argomenti e soprattutto neghiamo indiscutibilmente l'accesso a queste persone a qualsiasi spazio dell'Ateneo. I militanti di Azione Universitaria nonostante sappiano di non essere accettati da un Ateneo che ripudia qualsiasi forma di fascismo, ogni anno si ripresentano e ogni anno vengono mandati via con determinazione. Abbiamo contesto il convegno spiegando a tutti gli studenti della facoltà le ragioni della contestazione e l'indiscutibilità del sentimento antifascista che ci unisce.
L'atteggiamento aggressivo che hanno dimostrato all'uscita dal convegno è stato fermato sul nascere e sono stati prontamente cacciati e mandati via dall'Ateneo. In risposta all'on. Rampelli, diciamo che per l'ennesima volta l'unica violenza è quella di imporre alla Sapienza, da sempre antifascista, la presenza di gente che ha seminato nel nostro paese omicidi e stragi che nessuno di noi può dimenticare.
A dieci anni dalla morte di DAX oggi più che mai rivendichiamo con forza che siamo TUTT* ANTIFASCIST*. Che Rampelli si metta l'anima in pace, fascisti, omofobi e razzisti non avranno alcuno spazio all'interno dell'università”.
Studenti e studentesse della Sapienza
Propaganda e consenso. Sono questi i “sentimenti” che muovono la destra italiana, più o meno radicale, più o meno ripulita, ad affacciarsi ogni anno negli atenei di Roma e d’Italia. Ieri (11 marzo) l’ennesimo tentativo.
Azione Universitaria, gruppo vicino all’ala ex-AN del Pdl, organizza un’iniziativa per parlare di Ilva, intitolata “ILVA tra sviluppo, ambiente e lavoro” alla quale vengono invitati a partecipare l’onorevole Rampelli di Fratelli d’Italia e Bonelli, segretario dei Verdi. In una nota diffusa dall’organizzazione studentesca l’incontro sarebbe stato organizzato per discutere su “le conseguenze a livello locale e nazionale delle vicende giudiziarie legate all'acciaieria più grande d'Europa e per confrontarsi sul futuro sostenibile della politica industriale italiana, che tenga conto del diritto al lavoro, alla salute e del rispetto dell'ambiente".
Insomma un’iniziativa di stampo propagandistico, molto simile - sottolineeranno poi gli studenti presenti alla contestazione - a tutto quel "movimento di coscienze" nato nel corso di questa estenuante campagna elettorale, in cui tutti coloro che fino al mese scorso non si erano mai accostati a temi come l’ambiente o l’eco-sostenibilità, si scoprono ora paladini del pulito, del diritto alla salute, della sicurezza sul lavoro.
All’interno dell’Università La Sapienza ci sono collettivi, gruppi di studenti e studentesse, singoli studenti, che si battono ogni giorno su temi come questi, che ogni giorno costruiscono e legittimano la loro presenza negli atenei promuovendo iniziative e sostenendo lotte in ogni parte del Paese. Ieri, prima protestando e volantinando in tutto l’ateneo, poi allontanando dall’università i fascisti in doppio petto, hanno ribadito che La Sapienza non sarà mai a disposizione di chi vuole fare campagna elettorale speculando sulla salute e sul lavoro degli operai, così come hanno ribadito con forza che l’Università è il luogo del sapere, della cultura e quindi di un sentimento antifascista che non può che rappresentare il principio guida di ogni iniziativa organizzata al suo interno.
A fine giornata è lo stesso Rampelli a rilasciare dichiarazioni che legittimano di fatto la protesta messa in atto dagli studenti: “La contestazione subita stamane all'Università La Sapienza da parte dei soliti gruppettari comunisti non mi preoccupa, anzi, m'inorgoglisce perché disprezzo senza appello l'intolleranza ottusa che da decenni li anima”.
Insomma una dichiarazione a metà tra il “Me ne frego” e il “molti nemici, molto onore”, che non possono e non potranno mai trovare d’accordo chi si batte contro l’intolleranza, il razzismo, il fascismo.
Di seguito riportiamo il comunicato rilasciato da studenti e collettivi dell’università in merito alla giornata di ieri:
“Oggi nella facoltà di giurisprudenza " Azione Universitaria" ha organizzato un convegno dal titolo "ILVA tra sviluppo ambiente e lavoro" con invitati l'on. Rampelli di Fratelli d'Italia e il segretario dei Verdi Bonelli. Gli studenti della facoltà e dell'ateneo hanno deciso di contestare l'iniziativa convocata da "loschi figuri" che non hanno mai partecipato alla vita politica e sociale della facoltà.
Queste persone, infatti, si permettono di trattare l'argomento Ilva nonostante abbiano sostenuto durante il governo Monti le politiche d'austerity e il decreto "Salva ILVA" e che abbiano basato la loro campagna elettorale su una propaganda omofoba e razzista. Non concediamo spazi a questi argomenti e soprattutto neghiamo indiscutibilmente l'accesso a queste persone a qualsiasi spazio dell'Ateneo. I militanti di Azione Universitaria nonostante sappiano di non essere accettati da un Ateneo che ripudia qualsiasi forma di fascismo, ogni anno si ripresentano e ogni anno vengono mandati via con determinazione. Abbiamo contesto il convegno spiegando a tutti gli studenti della facoltà le ragioni della contestazione e l'indiscutibilità del sentimento antifascista che ci unisce.
L'atteggiamento aggressivo che hanno dimostrato all'uscita dal convegno è stato fermato sul nascere e sono stati prontamente cacciati e mandati via dall'Ateneo. In risposta all'on. Rampelli, diciamo che per l'ennesima volta l'unica violenza è quella di imporre alla Sapienza, da sempre antifascista, la presenza di gente che ha seminato nel nostro paese omicidi e stragi che nessuno di noi può dimenticare.
A dieci anni dalla morte di DAX oggi più che mai rivendichiamo con forza che siamo TUTT* ANTIFASCIST*. Che Rampelli si metta l'anima in pace, fascisti, omofobi e razzisti non avranno alcuno spazio all'interno dell'università”.
Studenti e studentesse della Sapienza
Ieri il collettivo di hacker attivisti ha attaccato e
messo ko il sito dei 'fascisti del terzo millennio'. Anonymous è
antifascista, chiede di rispettare la costituzione e di chiudere il covo
di Via Napoleone III.
«Anonymous, rivendicando con forza la sua contrarietà a fascismo e nazismo, ideologie contrarie agli esseri umani ed ai loro diritti inalienabili, chiede in nome della Costituzione che Casapound, in quanto ricostituito partito fascista, sia sciolta!». Il sito di CasaPound Italia è out dalle 15 di ieri pomeriggio per via dell'oscuramento provocato dagli hacker di Anonymous Italia.
Di seguito il messaggio di "rivendicazione" dell'azione di ieri:
CasaPound Italia è un partito che si auto definisce fascista e, quindi, si richiama esplicitamente a tale aberrante ideologia.
Si trincera dietro parole chiave che nulla hanno a che vedere con l'estrema destra, tentando di appropriarsi di battaglie aventi come fine la libertà, l'uguaglianza e il rispetto dei diritti basilari (ad esempio il diritto alla casa, il mutuo sociale etc.)
CasaPound Italia è fondata inconfutabilmente su ideali vilmente discriminatori e violenti propri del fascismo.
Il 13/12/2011, a Firenze, un membro di Casapound, Gianluca Casseri, ha ucciso 2 senegalesi ferendone altri 3.
E come dimenticare le altre stragi? Il 16 marzo 2003, le sporche lame nazifasciste spensero la vita e i sogni di Dax.
Quotidianamente, le strade, le piazze e le città sono invase dalla violenza scaturita da un aborto storico.
Nel Gennaio 2013, la Procura di Napoli ha dimostrato che altri esponenti del movimento sopra citato stavano preparando un attentato incendiario a danno di negozi di proprietari ebrei, nonchè lo stupro di una studentessa ebrea.
La ferocia di questi "camerati" che nascondono le loro nefandezze dietro il motto "estremo centro alto - nè rossi, nè neri, ma liberi pensieri" è ormai chiara e cristallina agli occhi di tutti.
Troppo sangue è sgorgato per mano fascista.
Una legge in merito, quella contro il negazionismo, riportante anche la firma della compianta senatrice a vita Rita Levi Montalcini, non è stata approvata a causa della caduta del Governo.
Tutto ciò mostra che il partito Casapound, il quale, nonostante ciò, ha potuto presentarsi alle, ultime elezioni, è dedito alla violenza oppressiva, razzista, omofoba ed antisemita, ed ha inoltre la tendenza ad armarsi. I suoi metodi, in linea col famoso "Dio, Patria, Famiglia", non si discostano da quelli delle camicie nere che nel ventennio fascista diedero adito a mattanze ed omicidi di massa. Quindi, è evidente che Casapound non solo si richiama all'idologia fascista, ma è anche fascista nelle pratiche.
Ribadiamo che: Casapound, nonostante la posizione di chiara illegalità, gli assassinii e le violenze di matrice omofoba e razziale, si è presentata alle ultime elezioni. Ciò prova che questa organizzazione è un partito finanziato e coperto dalle Istituzioni.
Ai sensi della legge 20 giugno 1952 n.645 art. 4, "Apologia del fascismo", chiediamo l'immediato sciolgimento di associazioni fasciste, a partire da CasaPound e, pertanto, oscuriamo il sito www.casapounditalia.org
Per tutte queste ragioni, #italy, #humanrights & #operationgreenrights chiedono che sia fatta valere la XII norma transitoria e finale della Costituzione, la quale sancisce che:“È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”.
Anonymous, rivendicando con forza la sua contrarietà a fascismo e nazismo, ideologie aberranti contrarie alla dignità umana ed ai suoi diritti inalienabili, chiede in nome della Costituzione che Casapound, in quanto ricostituito partito fascista lesivo di libertà e uguaglianza, sia sciolta!
A tal fine,è stata indirizzata una petizione al Presidente della Repubblica ed ai Presidenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.
CasaPound Italia DEVE chiudere.
Per raggiungere questo obiettivo è importante anche raccogliere firme mediante una petizione.
http://www.thepetitionsite.com/583/251/498/firma-la-petizione-per-chiudere-casapound/
«Anonymous, rivendicando con forza la sua contrarietà a fascismo e nazismo, ideologie contrarie agli esseri umani ed ai loro diritti inalienabili, chiede in nome della Costituzione che Casapound, in quanto ricostituito partito fascista, sia sciolta!». Il sito di CasaPound Italia è out dalle 15 di ieri pomeriggio per via dell'oscuramento provocato dagli hacker di Anonymous Italia.
Di seguito il messaggio di "rivendicazione" dell'azione di ieri:
CasaPound Italia è un partito che si auto definisce fascista e, quindi, si richiama esplicitamente a tale aberrante ideologia.
Si trincera dietro parole chiave che nulla hanno a che vedere con l'estrema destra, tentando di appropriarsi di battaglie aventi come fine la libertà, l'uguaglianza e il rispetto dei diritti basilari (ad esempio il diritto alla casa, il mutuo sociale etc.)
CasaPound Italia è fondata inconfutabilmente su ideali vilmente discriminatori e violenti propri del fascismo.
Il 13/12/2011, a Firenze, un membro di Casapound, Gianluca Casseri, ha ucciso 2 senegalesi ferendone altri 3.
E come dimenticare le altre stragi? Il 16 marzo 2003, le sporche lame nazifasciste spensero la vita e i sogni di Dax.
Quotidianamente, le strade, le piazze e le città sono invase dalla violenza scaturita da un aborto storico.
Nel Gennaio 2013, la Procura di Napoli ha dimostrato che altri esponenti del movimento sopra citato stavano preparando un attentato incendiario a danno di negozi di proprietari ebrei, nonchè lo stupro di una studentessa ebrea.
La ferocia di questi "camerati" che nascondono le loro nefandezze dietro il motto "estremo centro alto - nè rossi, nè neri, ma liberi pensieri" è ormai chiara e cristallina agli occhi di tutti.
Troppo sangue è sgorgato per mano fascista.
Una legge in merito, quella contro il negazionismo, riportante anche la firma della compianta senatrice a vita Rita Levi Montalcini, non è stata approvata a causa della caduta del Governo.
Tutto ciò mostra che il partito Casapound, il quale, nonostante ciò, ha potuto presentarsi alle, ultime elezioni, è dedito alla violenza oppressiva, razzista, omofoba ed antisemita, ed ha inoltre la tendenza ad armarsi. I suoi metodi, in linea col famoso "Dio, Patria, Famiglia", non si discostano da quelli delle camicie nere che nel ventennio fascista diedero adito a mattanze ed omicidi di massa. Quindi, è evidente che Casapound non solo si richiama all'idologia fascista, ma è anche fascista nelle pratiche.
Ribadiamo che: Casapound, nonostante la posizione di chiara illegalità, gli assassinii e le violenze di matrice omofoba e razziale, si è presentata alle ultime elezioni. Ciò prova che questa organizzazione è un partito finanziato e coperto dalle Istituzioni.
Ai sensi della legge 20 giugno 1952 n.645 art. 4, "Apologia del fascismo", chiediamo l'immediato sciolgimento di associazioni fasciste, a partire da CasaPound e, pertanto, oscuriamo il sito www.casapounditalia.org
Per tutte queste ragioni, #italy, #humanrights & #operationgreenrights chiedono che sia fatta valere la XII norma transitoria e finale della Costituzione, la quale sancisce che:“È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”.
Anonymous, rivendicando con forza la sua contrarietà a fascismo e nazismo, ideologie aberranti contrarie alla dignità umana ed ai suoi diritti inalienabili, chiede in nome della Costituzione che Casapound, in quanto ricostituito partito fascista lesivo di libertà e uguaglianza, sia sciolta!
A tal fine,è stata indirizzata una petizione al Presidente della Repubblica ed ai Presidenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.
CasaPound Italia DEVE chiudere.
Per raggiungere questo obiettivo è importante anche raccogliere firme mediante una petizione.
http://www.thepetitionsite.com/583/251/498/firma-la-petizione-per-chiudere-casapound/
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