Stamattina siamo andati alla sede centrale dell''A.DI.S.U. per chiedere al direttore amministrativo Pagliarulo spiegazioni in merito alla gestione dei fondi che dovrebbero essere destinati alle borse di studio e ai servizi che dovrebbero essere garantiti agli studenti.
Come
prevedibile, le uniche risposte sono state una serie inutile di dati,
procedure burocratiche mancate, qualsiasi cosa che potesse allontanare
dall'azienda le responsabilità di questa disastrosa situazione. Infatti, se da un lato il direttore paventava un'ottimizzazione del lavoro aziendale, risulta chiaro come, in realtà,
anche a fronte dell'aumento del 126% della tassa regionale per il
diritto allo studio, i servizi minimi a cui gli studenti dovrebbero
avere accesso sono addirittura diminuiti. Su quali parametri,
infatti, il signor Pagliarulo basa l'ottimizzazione, il miglioramento
del lavoro della sua azienda – un'azienda che ha come scopo la tutela
del diritto allo studio – se non sull'effettiva erogazione di servizi
agli studenti? Se ci ritroviamo a non poter disporre di alloggi
studenteschi, prestiti librari, mense accessibili a tutti poco ci
interessa sapere che l'amministrazione attuale si dichiara essere più
“virtuosa” rispetto a quelle precedenti, come il direttore ha tenuto a
sottolineare nominando la gestione di Pasquino e dicendo di aver
recuperato rispetto a questa più di 200 mila euro di sprechi. E' evidente che la gestione dell'azienda si sta dirigendo da anni verso l'esternalizzazione progettata dei servizi; pensiamo al caso della ristorazione (che ha visto un ulteriore taglio del 30%) ed è inoltre lampante l'intento generale dati i mancati corsi di formazione per i dipendenti, passati infatti in pochi anni da 500 a 94 mentre aumentano le consulenze esterne su materie che i dipendenti dellA.DI.S.U. potrebbero invece gestire internamente.
A quel punto, gli studenti presenti hanno deciso di occupare gli uffici della direzione fin quando non gli fossero stati presentati i bilanci completi dell'A.DI.S.U.
Pagliarulo, sotto pressione degli studenti, ha consegnato una parte dei bilanci destinati alla consultazione.
E' un primo piccolo passo necessario perchè siamo stufi di dover sentire dei presunti “buoni amministratori” che senza alcuna reale trasparenza di gestione si scaricano di ogni responsabilità, quando gli sprechi e le diseconomie sono individuabili nei costi dei Consigli di Amministrazione, nei compensi e nei rimborsi, nelle numerose quanto dubbiamente utili consulenze esterne e nel processo di esternalizzazione dei servizi.
Siamo pronti a riprenderci ciò che ci spetta, per rivendicare i diritti che quotidianamente ci vengono sottratti, al di là di ogni logica meritocratica, contro chi guarda ai profitti di pochi rispetto alle esigenze reali di tanti.
I diritti non si meritano, si conquistano!
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