Grecia paralizzata dallo sciopero
Ad Atene scontri dimostranti-polizia
Fermi tutti i comparti del settore pubblico, dai trasporti ai musei e siti archeologici, alle scuole. La protesta contro i sacrifici imposti dal governo continuerà: il 19 ottobre con gli statali si fermeranno anche i dipendenti dei privati. Due giovani manifestanti feriti nella capitale
Scontri ad Atene ATENE - Grecia paralizzata dallo sciopero dei dipendenti pubblici contro l'ennesima manovra lacrime e sangue varata dal governo per incassare gli aiuti della comunità internazionale. La tensione, altissima ormai da settimane in tutto il Paese, è sfociata in scontri ad Atene, dove due giovani manifestanti sono rimasti feriti.
Gli incidenti si sono verificati nella centralissima piazza Syntagma, davanti al Parlamento, dopo che i poliziotti avevano esploso candelotti lacrimogeni verso una decina di dimostranti che avevano lanciato sassi e bottiglie contro le forze dell'ordine. I giovani erano usciti all'improvviso da un corteo, sino a quel momento pacifico, cui hanno partecipato oltre 20 mila lavoratori.
Lo sciopero è stato indetto dai due principali sindacati greci, l'Adedy che rappresenta i dipendenti pubblici e la Gsee che riunisce quelli del settore privato per protestare contro le ultime, più rigide misure di austerità decise dal governo per cercare di risanare la dissestata economia nazionale.
Si sono fermati
tutti i mezzi di trasporti pubblico, con l'eccezione degli autobus che dalle 8.00 alle 21.00 daranno ai cittadini la possibilità di partecipare alle manifestazioni. Gli aeroporti sono rimasti chiusi a causa dello sciopero dei controllori di volo. Gli ospedali hanno garantito solo i servizi di emergenza. Chiusi anche tutti i siti archeologici e i musei del Paese. Alla mobilitazione hanno aderito i maestri delle scuole elementari e i professori delle superiori e degli atenei che protestano per la mancanza di personale e di libri scolastici. Tra le tante categorie coinvolte nella protesta figurano anche gli avvocati e i lavoratori portuali.
La protesta non si ferma con oggi. Contro i tagli e i sacrifici che il governo di George Papandreou sta imponendo al Paese su richiesta delle istituzioni finanziarie internazionali è in programma per il 19 ottobre uno sciopero generale che oltre ai dipendenti pubblici coinvolgerà i lavoratori del settore privato.
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