giovedì 16 settembre 2010

pc quotidiano 15-16-17 settembre - alla Tenaris Dalmne: contro Bonanni e Ichino

comunicato stampa

In occasione della venuta di Bonanni e Ichino a Bergamo, per il 60
anniversario della cisl, che si terrà giovedì 16 settembre alle ore 14.30
presso la sala conferenze
di S. Agostino alla Fara, in via Fara, dal titolo: "Partecipazione dei
lavoratori e democrazia economica. Una sfida da vincere"

lo slai cobas dalmine organizza volantinaggi di denuncia e protesta
(volantino allegato sotto)
mercoledì 15 ore 13.30 portineria treno medio e acciaieria
venerdì 17 ore 13.30 portineria centrale

contro la disdetta del contratto nazionale, contro le deroghe al contratto
che riducono diritti e salario, nel corso dell'iniziativa sarà disponibile
un dossier sul piano fiat da cui parte un attacco generale che si vorrebbe
estendere a tutti i lavoratori, ma anche contro i peggioramenti che gli
operai stanno subendo nei reparti della tenaris dalmine.
Infatti da gennaio 2010 dopo la firma unitaria di fim-fiom-uilm dell'accordo
dei 741 "esuberi" , per soddisfare le esigenze produttive ci sono conseguenze
pesanti per gli operai, che vanno ad intaccare i diritti di ogni lavoratore
di avere orari certi, turnazioni regolari, oltre ad intaccare il salario con
l'uso della cassa integrazione straordinaria che bypass la rotazione
prevista per legge, ma anche la mobilità interfunzionale all'interno dei
siti e interaziendale, cambio di mansione in deroghe al codice civile. E'
questa la partecipazione che la cisl e il governo chiede ai lavoratori?
Socializzare le perdite e i sacrifici e privatizzare i profitti e gli utili,
con il ricatto della crisi e del posto di lavoro ci vorrebbero schiavi. Per
quanto ci riguarda questo tipo di "democrazia" economica se la possono
tenere.

Ma la cosa più paradossale è che a fronte di questa situazione che è
fotografata anche dal periodico della fiom di bergamo di giugno 2010, invece
di mettere in pratica quello che lei stessa propaganda a livello nazionale
ossia la difesa dei diritti e delle libertà sindacali dei lavoratori messe
in discussione da federmeccanica con la disdetta del contratto del 2008,
alla tenaris dalmine non solo non sono ancora stati programmati le 4 ore di
sciopero per questo mese, in vista della manifestazione nazionale del 16
ottobre a roma, ma anzi si guarda bene dal legare queste mobilitazioni alla
situazione di peggioramento in fabbrica, unico modo per far si che questi
scioperi non finiscano solo per essere di bandiera e quindi scaramente
seguiti dagli operai, ma anzi non si differenzia minimamente in fabbrica
dalla linea e prassi dei sindacati filopadronali, tanto è che a fronte del
rinnovo del contratto aziendale scaduto nel 2009, ripropone l'azione
unitaria con fim e uilm che è quella di accetare e di gestire la situazione
attuale dell'azienda di massima flessibilità e ritmi più alti, nel quadro
del suo piano da qui al 2012 di massimo sfruttamento per aumentare la
produttività.
Infatti su "fiominforma" si scrive: "In questi mesi inoltre, i volumi degli
ordinativi sono in ripresa poiché Tenaris, oltre a beneficiare dell'andamento
del petrolio, è avvantaggiata anche dai dazi antidumping, imposti da una
serie di paesi (Europa,Usa, Messico) sulle importazioni di tubi dalla Cina.
È intervenuta nel frattempo anche una diversa divisione del lavoro tra le
varie unità produttive del gruppo Tenaris a livello mondiale, differenziate
per prodotti/mercati. In questa situazione vengono chiesti ai lavoratori
maggiori sforzi sia in termini di flessibilità degli orari, sia in termini
di disponibilità alla mobilità interna e di polivalenza/polifunzionalità:
temi che dovranno trovare nuova regolamentazione e riconoscimento. La
piattaforma unitaria, in discussione tra FIOMFIM-UILM nel coordinamento
nazionale delle Rsu Dalmine, dovrà partire perciò da una situazione già in
parte cambiata in conseguenza della crisi mondiale e soggetta ad ulteriori
futuri cambiamenti dopo gli investimenti previsti dal piano industriale."

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