Legittimo impedimento: il sindaco di Palermo Cammarata prova a fare come il suo padrino
Dovrebbe comparire davanti ai pubblici ministeri il 14 giugno prossimo, ma ha fatto sapere di essere impegnato (anche il suo avvocato ha detto la stessa cosa) e ha chiesto un rinvio.
Cammarata ha fatto una bella raccolta di accuse, per limitarci solo alla questione legata all’immondizia, alla “bomba ecologica” rappresentata dalla discarica di Bellolampo, infatti è imputato di:
falso in bilancio (insieme agli altri amministratori dell’Amia, l’azienda per l’igiene ambientale),
truffa,
abuso d’ufficio,
abbandono di rifiuti pericolosi nel sottosuolo,
traffico illecito di rifiuti,
disastro ecologico doloso per le infiltrazioni di percolato, il liquido prodotto dalla decomposizione dell’immondizia, con inquinamento delle falde acquifere,
e ancora
indagini sulle spese folli, come il viaggio d’affari a Dubai con pranzi da sceicco e sponsorizzazione di una barca off-shore;
interruzione di pubblico servizio per la mancata raccolta dei rifiuti;
mancato avvio della raccolta differenziata…
Il quadro globale delle inchieste, dice il sole24ore di oggi, traccia un unico disegno: l’emergenza sarebbe stata indotta e causata consapevolmente per speculare su eventuali conseguenti affari, come la più volta annunciata costruzione del termovalorizzatore di Bellolampo o la privatizzazione dell’Amia.
Che dire, nel migliore dei casi questi “amministratori” sono una bella manica di delinquenti spudorati che devono essere cacciati senza troppi complimenti.
Nessun commento:
Posta un commento