GIORNATA DI LOTTA UNITARIA
Come annunciato nei giorni scorsi, in continuità al percorso unitario che si è inteso iniziare con l’assemblea nazionale tenutasi il 21 maggio scorso a Napoli, ieri 14 giugno in contemporanea i disoccupati organizzati del Movimento di Lotta per il Lavoro Banchi Nuovi di Napoli insieme ai disoccupati organizzati dello Slai Cobas di Taranto ed i precari dello Slai Cobas di Palermo, hanno dato vita a diverse iniziative di lotta svoltesi sui territori di appartenenza. Iniziando da Napoli dove i disoccupati dei Banchi Nuovi hanno presidiato in massa, nonostante il divieto della questura, Via Toledo, una delle vie dello shopping borghese e salotto buono della città, da sempre vietata alle manifestazioni; i disoccupati hanno volantinato esprimendo quanto da anni ormai questo movimento va dicendo e cioè il bisogno e diritto ad un lavoro stabile e sicuro, ma anche la brutale repressione che nell’ultimo periodo i disoccupati del progetto BROS stanno subendo data la mancanza di risposte in termini occupazionali da parte delle istituzioni tutte e la sospensione del sussidio mensile di 596 euro, unica fonte di reddito di questi disoccupati. La determinazione del movimento a fatto si che i disoccupati ancora una volta hanno portato la loro protesta anche lì dove i borghesi e la classe dirigente di questa città si rintana credendo di poter lasciar fuori il disagio sociale di questi cittadini. Nelle stesse ore del pomeriggio a Palermo un corteo combattivo ha attraversato le strade della città fino alla Prefettura, per protestare contro governo e padroni che continuano con le loro politiche antiproletarie e antipopolari a scaricare sulle spalle dei lavoratori, precari e disoccupati, la crisi da loro stessi prodotta. Hanno sfilato in corteo le lavoratrici e i lavoratori precari delle cooperative sociali già da metà giugno senza lavoro, le lavoratrici e i lavoratori della scuola attaccati pesantemente dalla scellerata riforma Gelmini e dalla manovra finanziaria del governo, il comitato di lotta donne precarie/disoccupate organizzate, i lavoratori e le lavoratrici ex enti locali transitati nello Stato, in lotta da anni contro le istituzioni, ed una delegazione di studenti del Collettivo in lotta dell’Accademia di belle Arti. All’arrivo in prefettura tutti i manifestanti hanno protestato con forza contro l’atteggiamento repressivo e intimidatorio assunto della digos e forze dell’ordine nei loro confronti; dopodichè una folta delegazione rappresentante i diversi settori ha consegnato al prefetto i volantini di protesta e denuncia chiedendo per le specifiche vertenze l’apertura urgente di tavoli tecnici. Mentre in
mattinata a Taranto i Disoccupati Organizzati dello slai cobas hanno invaso il Consiglio comunale bloccando i lavori per tutta la mattinata. Sono entrati nel Comune con striscioni e cartelli che denunciavano le false promesse fatte dalle istituzioni locali, in merito all’avvio della raccolta
differenziata porta a porta, possibile sbocco occupazionale x questi disoccupati che da alcuni mesi hanno deciso di organizzarsi e di lottare anch’essi x un lavoro stabile e sicuro. Per circa tre ore i disoccupati hanno impedito che iniziasse il consiglio comunale, costringendo sia il Sindaco, ma anche assessori e consiglieri a dover ascoltare e confrontarsi con la rabbia e le ragioni di chi a differenza di loro stenta a campare, hanno così portato le loro istanze e la richiesta al sindaco di convocare immediatamente un tavolo istituzionale dove poterne discutere.
Queste di oggi sono solo l’inizio di quanto, le varie realtà in lotta sparse per il nostro paese, intende fare i movimenti promotori insieme a tutti quelli che hanno partecipato e dato adesione a quel primo incontro assembleale tenutosi a Napoli, per la costruzione di un movimento nazionale
che rafforzi le vertenze locali, ma che soprattutto sia di risposta a ciò che governo e padroni stanno costringendo a subire a lavoratori, precari e disoccupati con il peggioramento drastico delle condizioni di vita e di lavoro x chi ancora un lavoro ce l’ha e l’assenza di risposte x chi il
lavoro lo chiede e lotta x averlo. Diamo appuntamento a tutte le realtà in lotta interessate e a quelle già partecipanti al prossimo incontro che si terrà a Napoli il prossimo 3 luglio x continuare il percorso unitario iniziato.
L'assemblea nazionale dei disoccupati-precari - napoli 21 maggio
per adesioni: banchinuovi@hotmail.it – cobasta@libero.it
Taranto - i disoccupati organizzati invadono e bloccano il Consiglio comunale
A Taranto forte giornata di lotta del 14 giugno, in contemporanea con Napoli e Palermo,
i Disoccupati Organizzati di Taranto - slai cobas per il sindacato di classe invadono il Consiglio comunale e bloccano i lavori per tutta la mattinata.
Una foltissima delegazione di Disoccupati Organizzati - slai cobas per il sindacato di classeavevano per oggi organizzato una manifestazione. Dato il Consiglio Comunale sono entrati nel Comune con striscioni, cartelli e locandine, in cui veniva denunciata il ritardo nell'avvio della raccolta differenziata porta a porta , la politica della Giunta Comunale e del Sindaco Stefano, che prima promette impegni su lavoro ai disoccupati/raccolta differenziata, consiglio comunale monotematico sull'emergenza lavoro e ora se ne lava le mani dicendo che non sono "problemi del Comune".
Per circa tre ore i Disoccupati Organizzati, in un clima tesissimo in cui ogni disoccupato, disoccupata gridava le ragioni della lotta e delle giustissime richieste di lavoro, hanno impedito che iniziasse il consiglio comunale, costringendo sia il Sindaco, ma anche assessori, consiglieri a
dover ascoltare e confrontarsi con la rabbia e le ragioni dei Disoccupati Organizzati.
Ad un certo punto la presidente del Consiglio comunale è stata costretta dal clima acceso a far intervenire nel consiglio comunale un rappresentante dei Disoccupati Organizzati e la coordinatrice provinciale dello Slai cobas.
Nel suo intervento è stato respinto il tentativo, non nuovo, del Sindaco di rispondere alla giusta e dignitosa battaglia per un lavoro vero e il salario garantito dei Disoccupati Organizzati, con una politica populista e di elemosine, promesse individuali, per cercare di scavalcare l'organizzazione
dei disoccupati e dividerli. E si sono richiesti gli interventi urgenti necessari non solo in materia di raccolta differenziata, ma anche di bonifica ambientale, reddito sociale.
In tutte queste ore si sono misurate apertamente due politiche e due linee nell'emergenza lavoro
con stampa e tv che hanno dovuto rappresentarle nella tarda mattinata il Sindaco ha nuovamente promesso di convocare il tavolo generale , con risposta entro 48 ore i disoccupati organizzati dello slai cobas con l'iniziativa di oggi hanno ripreso l'iniziativa e domani a Bari da Vendola
la lotta continua
disoccupati organizzati
slai cobas per il sindacato di classe
taranto
Palermo 14/06: combattivo corteo a palermo contro licenziamenti, precarietà, disoccupazione
Oggi pomeriggio, in occasione della giornata nazionale contro i licenziamenti, la precarietà e la disoccupazione promossa dall'assemblea nazionale del 21 maggio scorso a Napoli organizzata dai disoccupati Banchi Nuovi di Napoli e dai disoccupati organizzati di Taranto dello Slai Cobas per il sindacato di classe, un corteo combattivo ha attraversato le strade di Palermo fino alla Prefettura per protestare contro governo e padroni che continuano con le loro politiche antiproletarie e antipopolari a scaricare sulle spalle dei lavoratori,precari, disoccupati la crisi da loro stessi
prodotta.
Dietro lo striscione di apertura con su scritto " TUTTI INSIEME ALZIAMO LA TESTA CONTRO LICENZIAMENTI PRECARIETA' DISOCCUPAZIONE" hanno sfilato con altrettanti striscioni e cartelli
le lavoratrici e i lavoratori precari delle cooperative sociali già da metà giugno senza lavoro visto cha ad oggi non è stato rinnovato dalla Provinca il bando di appalto per la fornitura del servizio di assistenza ai disabili nelle scuole ".vogliamo un lavoro stabile e sicuro tutto l'anno, basta mezzi lavori a mezzo salario."
le lavoratrici e i lavoratori della scuola attaccati pesantemente dalla scellerate riforma Gelmini e manovra finanziaria del governo ".contro i licenziamenti di massa, il blocco del salario e del contratto, l'allungamento dell'età pensionabile per le donne lavoratrici che il governo ipocritamente vuole far passare come un provvedimento per la loro emancipazione ma che in realtà le colpisce doppiamente nella loro condizione di lavoro e di vita cacciamo via la Gelmini, Tremonti e tutto il governo."
il comitato di lotta donne precarie/disoccupate organizzate che con grande forza e determinazione hanno gridato come in una regione che occupa l'ultimo posto per tasso di disoccupazione, e in particolare femminile, non vogliono arrendere ad una vita fatta di lavori ultraprecari, quando si ha la fortuna di trovarli, o a stare rinchiuse a casa, in famiglia come vorrebbe il governo, " .una famiglia che in diversi casi per noi si trasforma in una vera e propria prigione in cui subiamo anche violenza." ".lottiamo perchè si aprano sbocchi occupazionali per noi disoccupate e per ottenere un salario minimo garantito nell'attesa di un lavoro."
I lavoratori e le lavoratrici ex enti locali transitati nello Stato in lotta da anni contro le istituzioni ".non siamo lavoratori di serie B, vogliamo una sede di lavoro stabile e riconosciuti i nostri diritti."
una delegazione di studenti del Collettivo in lotta dell'Accademia di belle Arti "il sapere non è un mercanzia, Tremonti Gelmini vi cacceremo via" ".operai studenti precari disoccupati vinceremo organizzati."
Durante il corteo è stata espressa forte solidarietà ai disoccupati di Napoli e Taranto che in questi mesi sono stati oggetto in diverse forme di atti repressivi da parte delle forze dell'ordine così come tanti altri lavoratori e operai in lotta in tutto il paese, a tutti i lavoratori licenziati e cassaintegrati, in particolare alla lavoratrice ATM Jessica di Milano che in questi giorni sta protestando contro un ingiusto licenziamento, e verso i lavoratori e lavoratrici migranti super sfruttati e attaccati pesantemente da leggi razziste come il pacchetto sicurezza.
All'arrivo in prefettura tutti i manifestanti hanno protestato con forza contro il tentativo della digos di intimidire il corteo con filmati continui e minacce di multe solo perché alcune lavoratrici attraversavano la strada con il megafono passando e ripassando sulle strisce pedonali.
Una folta delegazione rappresentante i diversi settori di lavoratori, precarie e studenti presenti ha consegnato al prefetto i volantini di protesta e denuncia chiedendo per le specifiche vertenze e lotte l'apertura urgente di tavoli tecnici.
Slai cobas per il sindacato di classe Palermo
340/8429376
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