01-04-2010
ZINGONIA: CONSIDERAZIONI DOPO L'INCONTRO DI LUNEDÌ 29 MARZO CON IL SINDACO DI CISERANO ENEA BAGINI (presenti anche vicesindaco, precedente sindaco e il tenente della polizia locale).
Gli abitanti, i lavoratori di Zingonia e il Cobas presenti all’incontro non si ritengono assolutamente soddisfatti. Il sindaco ci ha fornito la copia del verbale di ispezione dell'Asl, del 2 febbraio 2010 riferita alla situazione igienico-sanitaria nel condominio Anna1, con la quale si constatava che "gli alloggi privi di acqua potabile sono da ritenersi inabitabili e che tale situazione può determinare l'insorgenza di patologie di carattere infettivo e diffusivo". Dal momento dell’ispezione Asl sono passati altri 58 giorni e il condominio Anna1 è ancora senza acqua, alla richiesta di cosa intenda fare per porre rimedio a questa situazione il sindaco Bagini, che rappresenta la massima autorità sanitaria locale, ha risposto che tutto è “sotto controllo”, l’acqua è garantita da una fontanella nel piazzale del condominio e l’abitabilità può essere prontamente ripristinata versando alla Bas ogni mese il pizzo di125€ a famiglia. Vorremmo invitare il signor sindaco a provare anche solo per una settimana (magari con tutta la sua famiglia bambini compresi) a vivere in un edificio fatiscente senza ascensore, senza riscaldamento e senza ACQUA, forse capirebbe che la definizione di “sotto controllo” per quanto riguarda Zingonia, al momento, è quanto mai fuori luogo. Mentre, alla richiesta di informazioni certe rispetto al futuro prossimo dei palazzi (e di chi ci vive), la risposta è stata quella di confermare lo stanziamento regionale di 5 milioni di euro, la demolizione degli Atena (gli abitanti si dovrebbero trasferire in case Aler sparse in Lombardia!!), l’incentivazione delle attività commerciali e per quanto riguarda i palazzi Anna, nulla, ma sicuramente, nessuna intenzione di ristrutturare. Per quale motivo si dovrebbe accettare un piano che prevede una distruzione piuttosto che una ristrutturazione? Perché incentivare l’abbandono piuttosto che il ripopolamento? A nostro parere la soluzione, meno dispendiosa economicamente e più opportuna anche socialmente sarebbe la ristrutturazione dei palazzi (che strutturalmente sono in buono stato) e il ripopolamento del quartiere con persone e famiglie di lavoratori in cerca di case ad affitto calmierato… Ricordiamo che a Zingonia ci sono in gran parte aziende metalmeccaniche con operai per l’80% immigrati e che delle 12 aziende che hanno chiuso in un anno, tutti i licenziati sono lavoratori stranieri (dati CGIL 2008) Bisogna rompere subito il ricatto dell'acqua a cui la Bas, con l'avallo dell'amministrazione locale, sottopone gli abitanti dei palazzi e ottenere che i soldi (dei contribuenti!) stanziati dalla regione vengano usati per garantire condizioni di vita dignitose per chi vive e vivrà a Zingonia. Basta con il ricatto dell'acqua, vogliamo pagare quello che consumiamo! Basta con le speculazioni sulla nostra pelle, vogliamo un futuro dignitoso e sicuro a Zingonia per noi e i nostri figli.
NON SI PUÒ PARLARE DI LEGALITÀ SENZA CHE VENGA GARANTITO A TUTTI IL DIRITTO DI CITTADINANZA, DI LAVORO E ALLA CASA.
per altre info canale video http://www.youtube.com/user/cobasinforma
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