mercoledì 31 marzo 2010

E dopo Cuffaro, Lombardo... e il VOTO

E con Lombardo siamo al 5° presidente più naturalmente centinaia di assessori, consiglieri, deputati, amministratori di ogni risma, galoppini di bassa lega presi con le mani nel sacco… tutta bella gente, insomma!
“Fra il 1994 e oggi sono cinque i presidenti e gli ex presidenti della Regione siciliana a essere coinvolti in casi giudiziari. Prima di Raffaele Lombardo, sono stati indagati e successivamente condannati Rino Nicolosi (Dc), Giuseppe Provenzano (Forza Italia), Giuseppe Drago e Salvatore Cuffaro dell'Udc. Per Provenzano e Cuffaro le inchieste della magistratura hanno innescato anche una crisi politica culminata con le dimissioni dalla carica.
“In precedenza un altro ex presidente della Regione, Mario D'Acquisto, Dc, era stato assolto nel processo per quella che era stata chiamata la "tangentopoli siciliana": un sistema di finanziamento della politica collegato agli appalti di grandi opere pubbliche. Un altro filone di quell'indagine ruotava attorno alla figura di Rino Nicolosi, che tra il 1985 e il 1991 aveva guidato sei governi regionali prima di essere eletto nel 1992 deputato nazionale. Nicolosi Era stato arrestato con l'accusa di avere intascato mazzette. Lui non lo aveva negato ma aveva spiegato che i soldi non erano destinati a un arricchimento personale. Servivano a finanziare il sistema politico e le campagne elettorali. E questo meccanismo, a suo giudizio, era stato utilizzato da quasi tutti i soggetti politici della prima Repubblica.”
Servivano a finanziare un sistema politico… ed è quindi inutile chiedere le dimissioni, come dice Miccichè, che ha imparato bene dal suo padrone Berlusconi, perché così si stravolgerebbe la volontà dei siciliani, dando per scontato che i “siciliani” cui lui si riferisce vogliano essere rappresentati da questo sistema…

E infatti qua non si dimette proprio nessuno!

La corruzione elevata a sistema, è questa la sostanza della politica attuale. Ma, quello che più gli preme è la legittimazione che passa attraverso il voto, attraverso le elezioni, una operazione che è stata sempre più riempita di sacralità, è l’ultimo velo con cui la borghesia copre sempre le sue schifezze, che DEVE, perché “investita dalla volontà popolare” appunto, governare per forza…
In questo senso il fenomeno dell’astensione preoccupa. Ed è per questo che porteranno gli “elettori” a votare anche sotto la minaccia delle armi, se necessario, segneranno le dita come già succede nei paesi oppressi dall’imperialismo…

E anche per salvaguardare questo sistema che garantisce vita agiata e ricchezza assicurata Miccichè e Lombardo hanno pensato a fondare addirittura un partito del sud…

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