venerdì 2 aprile 2010

ABORTO: SBARRIAMO LA STRADA AL FASCISMO DI LEGHISTI E VATICANO

L’onda velenosa contro l’aborto partita da Cota in Piemonte si è estesa al Veneto con l’altro leghista Zaia che ha dichiarato che anche nella Regione Veneto bloccherà la pillola Ru486.
Ratzinger, Mons. Fisichella applaudono, si sfregano le mani vedendo come viene immediatamente attuato il loro anatema preelettorale contro l’aborto e si stringono in un nero abbraccio; mentre usano la Pasqua per far calare un silenzio sui preti e vescovi pedofili.
La Lega vuole dare un immediato segnale di come userà il potere per far fare un salto politico, ideologico, pratico soprattutto, al clericofascismo; e non a caso le prime e principali armi sono: oppressione delle donne e razzismo verso gli immigrati.
Questa orda nera deve essere fermata subito, prima che si espanda pericolosamente. Il governo Berlusconi non aspetta altro per riprendere la guerra, mai sotterrata, contro l’aborto e le donne, e oggi stretto dal risultato elettorale della Lega e dall’insuccesso del PdL necessariamente accentuerà i suoi programmi reazionari. Il PD anche questa volta balbetta miseramente, e “responsabilmente” farà un altro passo a destra.
Ma questa orda è illegale, agisce contro le stesse leggi dello Stato; Ratzinger facendo ieri l’appello ai “cristiani a rifiutare le leggi ingiuste” dichiara apertamente che le leggi non devono valere per tutti e che la popolazione è da dividere per religione, che vi devono essere leggi per cristiani e leggi per non cristiani – cos’è questo se non chiamare ad una guerra santa? Se non incentivare il fanatismo nella gente? Cosa c’è di diverso dagli Stati integralisti?
Questa orda è portata avanti da campioni di violenza reazionaria, di razzismo ostentato, di immoralità, da chi dovrebbe, in uno Stato minimamente democratico, stare in galera.
NON SE LO POSSONO PERMETTERE!
Non possono fermare la pillola Ru486. Su questo dobbiamo unire parole e fatti, denuncia e azione pratica: Che si faccia una legittima disobbedienza civile, che, prima di tutto le donne, occupino la Regione, e ogni altra struttura che impedisca alle donne di utilizzare la pillola.
Ma questa è una battaglia di tutti: dei lavoratori, degli immigrati, della popolazione, degli intellettuali, dei democratici – o si sta contro la Lega, il Vaticano, il governo o si sta con il moderno fascismo.
Non ci sono “ma” o giustificazioni.
Il moderno fascismo cerca di colpire i settori più oppressi, ma anche i settori che più svelano la natura profonda antidemocratica, razzista, sessista del sistema sociale capitalista; ma poi colpirà gli altri, anche quei pezzi di lavoratori, di masse ottuse che hanno votato Lega pensando che sono gli immigrati o i “tutelati” del sud che gli tolgono lavoro e salario.

Proletari comunisti Taranto

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