Nessuna illusione sul governo. Oggi informerà i sindacati sulle varie ipotesi, prevalente quella dell'Amministrazione straordinaria che porterebbe sull'immediato a una nuova massiccia cassintegrazione e a una riduzione dei contratti di appalto, che avrebbe come inevitabile conseguenza nelle ditte licenziamenti per i tanti operai a contratto a termine.
Il governo Meloni, con i suoi ministri, ha la grossa
responsabilità di aver trascinato per mesi e mesi la vertenza e di
navigare alla cieca, per mettere d'accordo Mittal, padroni e interessi
di bottega dei vari ministri. In ogni caso Governo, Mittal/Morselli sono
uniti nello scaricare tutto sulla pelle dei
lavoratori.
Questa mattina nell'intervento all'appalto dello Slai cobas nelle discussioni con tanti operai di varie ditte è emerso chiaro che gli operai non hanno alcuna fiducia in questi incontri/Tavoli romani, che sanno bene che Mittal, i padroni grandi e piccoli delle ditte e il governo pensano solo ai loro profitti e interessi e dei lavoratori non gliene frega nulla.
Gli operai non
danno alcun credito neanche ai sindacati che partecipano a questi
incontri/farsa, e sempre di più sanno bene che loro sono responsabili di
una situazione in cui i lavoratori, i loro obiettivi non sono all'OdG,
perchè al di là di dichiarazioni stampa, le loro denunce non si
trasformano in rivendicazioni concrete e di lotta, facendosi parte del
"gioco del lotto" su quale proposta vincerà.
Nello stesso tempo tanti operai si sono detti d'accordo con lo Slai cobas che occorre una lotta seria,
vera e prolungata, per far paura a padroni e governo. Non basta certo un giorno solo di sciopero e poi settimane o mesi di silenzio, ma serve bloccare tutto e per il tempo necessario.Per questo - come ha detto lo Slai
cobas - serve autonomia degli operai, serve organizzazione degli operai
più coscienti, serve sciopero/scioperi.
Sull'immediato bisogna lottare per la difesa a oltranza per tutti gli operai dell’appalto Acciaieria e porto della continuità lavorativa e in questo quadro contratti a tempo indeterminato per tutti; serve il contratto unico metalmeccanico con clausola sociale per tutto l’appalto; serve l'integrazione al 100% della cassintegrazione (a Mittal il governo ha dato tanti soldi e per gli operai niente). Serve una lotta generale contro padroni e governo,.contro ogni chiusura e ridimensionamento dello stabilimento.
Tanti lavoratori nelle ditte sono a contratto a termine, multiservizi, o assunti dalle Agenzie. E' chiaro che in queste condizioni la prosecuzione del lavoro è a rischio.
Per questo l'esperienza alla Castiglia degli operai organizzati dallo Slai cobas è un segnale differente, che i lavoratori vogliono conoscere. Qui gli operai stanno continuando a battersi comunque per la proroga dei contratti in corso almeno ad un anno e passaggio a tempo indeterminato il più presto possibile, all’interno della difesa del contratto metalmeccanico - contro contratti multiservizi voluti dai padroni e sottoscritti dai sindacati.
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