VERONA PRO PALESTINA CHIEDE AL COMUNE DI PRENDERE POSIZIONE E ANNUNCIA LA MOBILITAZIONE DEL 20 GENNAIO A VICENZAORO
Sabato 6 gennaio, si è svolta a Verona la quinta mobilitazione in tre mesi in sostegno alla causa palestinese. Almeno 300 persone hanno sfilato per le vie del centro cittadino sotto la pioggia, partendo da piazza Cittadella e arrivando alla porta Vescovo, passando da stradone San Fermo e via XX Settembre. La piazza ha espresso richieste precise: fermare subito il genocidio in corso; applicare le risoluzioni ONU e il diritto internazionale; attivare la corte internazionale di giustizia; favorire il diritto al ritorno dei profughi palestinesi nelle loro terre e riconoscere lo stato di Palestina.
I gruppi che hanno organizzato la mobilitazione veronese, ovvero le Comunità palestinesi del Veneto sostenute dalla Rete veronese per la Palestina, la Comunità tunisina di Verona, Infospazio, Paratodos, One Bridge To, Circolo Pink, Non Una di Meno, Potere al popolo, Fridays for future, Mediterranea e altre, hanno denunciato la complicità di chiunque si nasconda dietro posizioni neutrali.
Anche per questo è stata attivata una petizione per chiedere al Consiglio comunale di Verona di
abbandonare le posizioni neutraliste che nascondono la complicità con il genocidio in atto; si trova sul sito petizioni.com e s’intitola “Il Comune di Verona prenda parola in difesa della popolazione palestinese”.La petizione è anche una lettera aperta che è stata inviata al Consiglio comunale: nasce in seguito all’assemblea pubblica tenutasi mercoledì 13 dicembre 2023, alla quale hanno partecipato oltre 100 cittadini e cittadine veronesi.
Queste le istanze contenute nella lettera: la pubblica e ufficiale richiesta di immediato cessate il fuoco e apertura agli aiuti umanitari all’interno della striscia di Gaza – come già fatto da altri comuni sul territorio italiano; l’interruzione dei rapporti diplomatici del Comune con Israele, tra cui la sospensione del patto di amicizia con la città di Ra’anana e l’invito a non instaurarne altri sino a che lo stato non avrà risposto dei suoi crimini di guerra e contro l’umanità; l’attivazione di servizi dedicati alla cura e al sostegno delle persone di origine palestinese presenti sul territorio; il sostegno del Comune alle attività di sensibilizzazione e approfondimento storico e politico sulla questione palestinese e sulle responsabilità internazionali rispetto all’attuale configurazione, tra cui: forme di patrocinio materiali nell’organizzazione di eventi ad hoc per la cittadinanza; l’impegno del Comune nel facilitare l’ingresso e il dialogo nelle scuole; la concessione di un banchetto permanente in un luogo visibile, strategico e centrale, dove chi si sta attivando in solidarietà alla Palestina possa incontrare la cittadinanza e proseguire il lavoro di informazione e sensibilizzazione.
La rete Verona per la Palestina ringrazia tutte le persone che vorranno sostenere queste richieste con la loro firma.
La piazza di Verona ha anche annunciato la prossima mobilitazione per la Palestina, che si svolgerà a Vicenza il prossimo 20 gennaio. Infatti tra il 19 e il 23 di questo mese, si terrà nella città berica Vicenzaoro, la fiera internazionale orafa che ospita le eccellenze del comparto orafo-gioielliero, tra le più importanti a livello internazionale. In fiera ci sarà anche un padiglione sui diamanti, commercio di cui Israele è da sempre protagonista, essendo il primo paese al mondo per la lavorazione delle preziosissime pietre.
I diamanti sono una delle principali attività economiche dello stato di Israele, garantisce enormi profitti e finanzia gli apparati di sicurezza e l’esercito del paese. Il collegamento con la guerra contro Gaza e la Cisgiordania sono evidenti, quindi gli organizzatori ritengono inaccettabile la presenza di espositori israeliani alla fiera di Vicenza.
Il programma della giornata di mobilitazione “Fuori Israele da Vicenza – Alla fiera dell’oro il governo israeliano si arricchisce finanziando la guerra”: la partenza alle ore 8.15 dalla stazione ferroviaria di Verona Porta Vescovo; la contestazione alle ore 10 con partenza dal CS Bocciodromo, via Rossi 198; la manifestazione nazionale con partenza alle ore 14 dal piazzale della stazione ferroviaria di Vicenza.
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