Una dichiarazione in tv diventa occasione per una campagna a favore del ministro della guerra e gran commis delle industrie belliche oltre che consigliore privilegiato della Meloni
«Quanto pensano – gli attuali governanti – che i lavoratori possano accettare salari che calano da 30 anni, contratti che non vengono rinnovati, attacco al reddito di cittadinanza, disoccupazione e aumento delle bollette? La violenza sta lì. Se poi la violenza colpirà Crosetto… non mi strapperò i capelli».
Crosetto: «fino a 50 giorni fa facevo un’altra vita piena di soddisfazioni Ho accettato l’offerta di mettermi al servizio del Paese, sacrificando qualità della vita, famiglia e soddisfazione economica perché servire il Paese è un onore».A seguire continua, senza vergogna: «E il risultato è che un pacifista afferma che la violenza contro di me è accettabile? E questi sono quelli che manifestano per la pace? Io sono disgustato come cittadino, preoccupato come persona. Ma mi dà la forza per combattere sempre di più». A provare angoscia ed insofferenza, al solo pensiero che un personaggio come il tizio in questione possa essere titolare di un dicastero fondamentale, dovrebbero essere tutti gli italiani: soprattutto in considerazione dei suoi legami con la Federazione aziende italiane per l’aerospazio, la difesa e la sicurezza (AIAD) di Confindustria.
Un post di un disoccupato giustamente incazzato contro la Meloni che gli toglie il reddito di cittadinanza diventa motivo di scandalo e criminalizzazione oscena verso il pover'uomo.
E' la Meloni e i suoi cortigiani che si dovrebbero vergognare!
Conte e i M5stelle fanno una campagna nazionale incontrando cittadini a difesa del reddito di cittadinanza e viene linciato dalla nuova stampa di regime e tacciato come fomentatore di odio e possibili disordini
...e l'elenco si allungherà
Nessun commento:
Posta un commento